UN CALENDARIO PER LA PACE

ABSTRACT

L’articolo descrive il percorso didattico che vede coinvolta la classe VA della Scuola Primaria di Bancali nella creazione di un calendario sulla Pace. Il calendario è stato venduto nei mesi di gennaio e febbraio e l’utile delle vendite sarà devoluto interamente all’associazione no-profit Emergency.

PRESENTAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA

Novembre 2023, un mese prima del Natale.

Con i bambini e le bambine decidiamo di fare un calendario per l’anno che verrà. Manca solo il tema. L’idea arriva subito, su suggerimento dell’insegnante di Religione: perché non scegliere la Pace?

Questo sarà un Natale diverso dagli altri: sarà il Natale della Guerra. Sì, con la G maiuscola, sempre più maiuscola, sempre più vicina. Dopo la guerra in Ucraina, è la volta della guerra in Palestina.

I bambini morti si contano a migliaia.

È la guerra delle vittime innocenti: donne, bambini, anziani, malati. Addirittura bombardano ospedali, dandosi poi reciprocamente la colpa.

Lanciamo l’idea del calendario sulla Pace e gli alunni rispondono entusiasti: anche loro vogliono saperne di più; sono curiosi, perché ai bambini le notizie sulla guerra arrivano frammentarie nel groviglio di informazioni che caratterizza quest’epoca. Prima c’era solo il telegiornale, con le famiglie che lo ascoltavano in silenzio quasi religioso; ora è un guazzabuglio di notizie disarticolate.

PRIMA FASE

Iniziamo il percorso parlando delle guerre in corso, condividendo le informazioni di cui ciascun bambino è in possesso. È la prima fase del lavoro: condividere le conoscenze di tutti gli alunni e le alunne e farle diventare conoscenze condivise.

Ci sediamo in cerchio e ciascuno racconta ciò che sa e raccoglie i commenti di insegnanti, compagni, compagne. Parliamo di guerra, parliamo di pace: ci sono uomini che combattono; ci sono uomini che salvano vite distrutte della guerra. Associazioni di persone, di volontari, che lottano per la pace, che lottano per la fine delle guerre.

Associazioni come Emergency.

SECONDA FASE

I bambini e le bambine vengono invitati a scrivere i propri pensieri. Dieci frasi per ciascuno che riassumano il proprio pensiero sulla guerra e sulla pace: le loro speranze, le loro paure, i loro desideri, per un mondo che sarà il loro e che hanno paura di vedere distrutto prima di diventare grandi.

Terminata la fase di stesura, ci sediamo in cerchio e tutti i bambini e le bambine leggono a turno i propri pensieri e i compagni ascoltano e annotano la frase che li ha colpiti di più. Alla fine, per ciascun alunno viene scelta la frase che ha riscosso maggior condivisione tra i compagni.

TERZA FASE

È il momento di dare vita alle immagini per il calendario. Prima, però, decidiamo di far osservare immagini sulla guerra e sulla pace

Scartiamo subito l’ipotesi di mostrare delle immagini fotografiche e andiamo alla ricerca di opere d’arte sulla guerra: opere di Picasso, Dalì, Goya, Delacroix, Rousseau, Leonardo e altri.

I bambini osservano i quadri in un silenzio irreale per una classe di scuola primaria. Le immagini scuotono le coscienze dei bambini, probabilmente più di quanto avrebbero potuto fare delle fotografie. I bambini sono abituati alle immagini crude, mostrate tutti i giorni dai mass media e dai social media. Sono meno abituati a osservare opere d’arte e a coglierne l’essenza.

Passiamo in rassegna anche opere d’arte sulla pace: sono opere distensive, rasserenanti, nei colori, nelle forme, nelle espressioni dei volti.

Ora siamo pronti per la creazione delle immagini per il calendario.

Saranno immagini di guerra, saranno immagini di pace.

QUARTA FASE

I bambini e le bambine disegnano le immagini per il calendario: c’è chi crea dei piccoli fumetti, chi delle immagini simboliche, chi, addirittura, forme quasi astratte. Riusciamo a convincere anche quei bambini che non amano disegnare, che all’inizio erano riluttanti. Quei bambini che pensano di non sapere disegnare perché qualcuno ha instillato loro l’idea che un disegno è bello se è verosimile. Spingiamo l’idea che non è importante il disegno: è importante il messaggio di pace che porta. Con questo scopo, scegliamo anche di far inserire nel disegno il pensiero che i compagni avevano scelto nella prima fase.

Purtroppo l’influenza decima la classe: non tutti i bambini riescono a iniziare o completare l’opera prima di andare in stampa. Per fare in modo che tutti i bambini siano comunque rappresentati, decidiamo di inserire nel calendario un’ultima pagina che raccolga i loro pensieri e i loro nomi.

Inviamo il materiale a un centro stampa e scopriamo che a causa del carico eccessivo di lavoro per il periodo natalizio e di fine anno, riceveremo i calendari … al rientro delle vacanze!

QUINTA FASE

È il 9 gennaio. Un corriere giunge a scuola e lascia una scatola: sono i nostri calendari!

Apriamo emozionati la scatola e ammiriamo l’opera finita. Che soddisfazione!

Consegniamo un calendario a tutti gli alunni e le alunne. Ciascuno cerca il proprio disegno o la propria frase: è stato bello creare un oggetto con la collaborazione di tutti!

Parte anche la campagna di vendita e in men che non si dica tutte le copie stampate sono esaurite. Decidiamo per una ristampa, anche se siamo a fine gennaio, per soddisfare le richieste che nel frattempo sono arrivate. L’idea è piaciuta molto e colleghi, familiari dei bambini, amici, simpatizzanti ne acquistano una copia.

Ora non resta da fare altro che passare all’ultima fase dell’attività.

SESTA FASE

Invitiamo a scuola una rappresentante di Emergency perché i bambini possano dialogare e porre domande a chi lavora fattivamente per la pace. L’incontro si terrà nel mese di aprile e non vediamo l’ora che si realizzi.

Regaleremo loro una delle ultime copie del calendario e consegneremo la ricevuta del bonifico con la nostra donazione. Faremo loro i complimenti per l’impegno e il tempo che dedicano alla pace, alle vittime della guerra, al soccorso di chi rischia la vita per scappare dai teatri di guerra.

Articolo di maestro Mario

da Bancali maestra Manuela

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.