Incontro con il MOS – movimento omossessuale sardo

<<Nelle giornate dell’8 e10 aprile 2024, nei plessi di Via Forlanini e Via Satta, nelle classi 3^B e 3^C e 3^A a indirizzo Montessori, sono intervenuti alcuni rappresentanti del MOS (Movimento Omosessuale Sardo) per il progetto di Educazione alla cultura del rispetto e della differenza per il contrasto al bullismo omofobico dal nome “Vivere la differenza. Diritti. Amore. Rispetto”.

Tra di loro c’erano alcuni ragazzi e ragazze transessuali e intersessuali, ma anche persone eterosessuali che fanno comunque parte del MOS e che difendono i diritti delle persone con varia identità di genere.

Dopo aver spiegato il significato dell’acronimo LGBTIQ+, hanno raccontato le loro esperienze, illustrando ai ragazzi e ai docenti presenti le numerose difficoltà psicologiche, sociali, fisiche e burocratiche che hanno dovuto affrontare e sopportare prima e dopo il cosiddetto coming out…

Alcuni di loro hanno riferito di essersi confidati prima con amici o fratelli e/o sorelle ma (in alcuni casi) senza trovare, almeno nell’immediato, la sperata comprensione. Nella maggior parte dei casi si sono rivelati ai genitori attraverso una lettera, raccontando di aver trovato nella famiglia un forte sostegno, fortunatamente! Ma arrivare a questo non è stato semplice: alcuni hanno raccontato di aver passato anni senza dormire, senza riuscire ad andare al mare e mostrare, come fanno tutti, il proprio corpo “assegnato” alla nascita, per vergogna o semplicemente per il disagio che provavano nel vivere in un corpo che non sentivano loro; altri quando si facevano la barba si radevano talmente a fondo da farsi male, altri ancora, essendo nati con “caratteri” di entrambi i generi, non hanno potuto scegliere se essere maschi o femmine, e i loro genitori sono stati costretti a decidere se volevano un bambino o una bambina, e dunque a sottoporre le loro piccole creature a vari interventi chirurgici. Ognuno e ognuna di loro ha avuto grandi sofferenze psicologiche, ma con forza ha lottato per essere ciò che sentiva di essere, e questo è il messaggio che hanno voluto portare ai nostri ragazzi, contro ogni forma di discriminazione e di bullismo<<.

<<Alla fine dell’incontro hanno risposto alle domande dei nostri alunni, scritte su dei foglietti in forma anonima e messe all’interno di una scatolina.

L’incontro è stato formativo e al tempo stesso piacevole, i ragazzi hanno partecipato e sono stati a loro agio.

La nostra Scuola, attraverso questo progetto che ha visto, prima dei ragazzi, anche i docenti e i genitori impegnati in due incontri di sensibilizzazione con il gruppo scuola del MOS, guidato da Maria Paola Curreli, vuole essere partecipe anche di queste battaglie, mettendo al centro, come sempre, l’inclusione e la non discriminazione, valorizzando tutte le diversità, auspicandosi che i suoi ragazzi siano sempre fautori e fautrici del rispetto dei diritti di tutti!>>

Sassari, 15/04/2024​​​​​

​​​​Le docenti Maria  Doloretta Lai e Mariantonietta Manca

articolo a cura di Adriana Mossa

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