Tante scarpe rosse…

Tante scarpe rosse per strada, chi le avrà smarrite, Mademoiselle?
~Non sono state smarrite, Chéri. Sono quel che resta di passi interrotti, di donne assenti, vite distrutte dalla violenza, cancellate dalla storia.
Ma come è stato possibile, chi ha fatto questo?
~Chi diceva di amarle e invece ha scambiato l’amore col possesso, la passione con la furia e la relazione in una trappola senza uscita.
È spaventoso, finirà mai?
~Non è facile cambiare millenni di storia ma non è neanche impossibile, per cominciare dovremmo imparare a non lasciar sola nessuna. A non lasciarci sole…

👠
Art. dal web

👠Voglio aprire così questo articolo, anche se non avrei voluto perché avrebbe significato che non c’è più bisogno di dover affrontare questo discorso, ma purtroppo così non è! Ogni giorno muoiono tante donne per mano di chi diceva di amarle, ma invece voleva solo possederle come degli oggetti e questo è un amore malato!

Il plesso di Via Forlanini il 25 novembre ha partecipato alla realizzazione di questa giornata, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, utile a sensibilizzare i/le ragazzi/e e i/le bambini/e sull’importanza della non violenza contro le donne.

A questa Giornata erano presenti la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. I “protagonisti” sono stati i ragazzi e le ragazze della secondaria di primo grado con la classe quinta perché sono i più grandi, ma un piccolo contributo lo ha dato anche la classe quarta con una storia rivisitata sulla “Sirenetta” con l’utilizzo del Kamishibai, tutti gli altri hanno partecipato con la loro presenza. Sono stati creati dei cartelloni dalla secondaria, dalla primaria e dall’infanzia.

Hanno aperto la giornata i ragazzi delle classi della secondaria con delle letture. Ogni alunno e ogni alunna della classe quinta ha prodotto un disegno, anche i ragazzi e le ragazze della 2^ C della secondaria hanno realizzato ciascuno un disegno, poi c’è stato uno scambio tra i ragazzi della secondaria e i ragazzi della quinta. Dopo averlo scambiato è stato detto loro di stropicciarlo e di riaprirlo, come hanno potuto constatare non era più come lo avevano ricevuto precedentemente. Da ciò è nato il discorso della condizione in cui si trovano le donne maltrattate, non saranno mai più le stesse di un tempo, prima di aver subito per mano del proprio uomo una violenza. Perché la violenza non è solo un atto per fare male fisicamente, ma è anche violenza psicologica, violenza di genere, violenza sessuale, violenza economica, stalking, mobbing…

La data della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne segna anche l’inizio dei sedici giorni di attivismo sulla violenza di genere che precedono la Giornata mondiale dei diritti umani il 10 dicembre di ogni anno. In molti paesi, come l’Italia, il colore esibito in questa giornata è il rosso e uno degli oggetti simbolo è rappresentato da scarpe rosse da donna, allineate nelle piazze o in luoghi pubblici, a rappresentare le vittime di violenza e femminicidio. Anche nel nostro cortile, sui gradoni, sono state disposte delle scarpe rosse che sono state colorate dagli alunni e dalle alunne della quinta

👠Il video dei momenti importanti

👠 Il video del contributo della quarta

👠Dopo il momento importante in cortile, anche i bambini e le bambine della classe terza hanno riflettuto riguardo a questa giornata, ecco cosa ne pensano:

👠Tra questa giornata vorrei anche inserire un fatto spiacevole accaduto qualche mese fa: Masha Amini, picchiata e uccisa in Iran perché indossava male il velo. Se questa non è violenza allora che cos’è?!

Anche per questa giovane donna la classe quinta ha preso parte con la secondaria ad una giornata a lei dedicata, organizzando un flash mob. Ecco il video:

👠Per quanto riguarda la primaria e più precisamente per la classe quinta (classe in uscita e quindi con un percorso durato cinque anni) tengo a precisare che i bambini sono sempre stati chiamati a rispondere a questi fatti spiacevoli, per sensibilizzarli maggiormente ed educarli alle differenze, promuovendo l’inclusione e la libertà, con un’attenzione nei confronti del rispetto della parità di genere, della religione, delle persone fragili, delle donne e tanto altro ancora. Merito delle insegnanti Vera ed Elisabetta che puntano molto a creare delle attività di educazione civica, a favorire il dialogo e gli atteggiamenti positivi nei confronti del mondo che li circonda ma anche nei loro confronti.

Aiutando bambin* e ragazz* ad utilizzare strumenti critici e costruire relazioni affettive, sentimentali e familiari libere e pari possiamo fare in modo che:

nessuna donna venga più uccisa dal compagno, dal marito o dall’ex compagno/marito;

nessuna ragazza venga più ricattata o perseguitata sui social;

nessun ragazzo venga preso in giro dal gruppo perché ritenuto poco maschio;

nessuno o nessuna venga più umiliat* o deris*…

La Rete Educare alle Differenze lancia un decalogo per i genitori alla ricerca di una scuola che sappia fare la differenza, per invitare le famiglie a sostenere l’educazione alle differenze attraverso un patto di fiducia con le/gli insegnanti della scuola pubblica. Sotto trovate il decalogo

👠 Chiudo qui l’articolo sperando che il messaggio arrivi a più persone e come dico sempre, la scuola non è solo un luogo in qui si insegnano e si imparano nozioni, ma è anche un luogo in cui si impara a vivere 👠

Da Forlanini maestra Speranza

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