Storia vera di Natale

Le maestre sono fortunate anzi fortunatissime perché il Natale deve essere festeggiato a qualunque costo. I bambini lo attendono, non importa se entra l’acqua dal tetto, non importa se c’è la Pandemia, non importa se c’è la disinfestazione e se il malefico Grinch vuole rovinare la festa in qualsiasi modo: il Natale arriva e anche le maestre, anche quelle che hanno perso un po’ di verve, perché ci sta perdere la verve di questi tempi, si rimboccano le maniche tirano fuori le scatole dallo sgabuzzino con il presepe, le palline e le decorazioni degli anni scorsi…eeehm anzi no…quelle no… a settembre con lo spettro del DPCM “qualcuno” ha buttato tutto perché non si poteva appendere niente.

La magia del Natale ci pervade e quest’anno, in grande ritardo rispetto agli anni precedenti, la macchina festeggia Natale si è messa in moto più grintosa che mai.

E’ iniziato tutto con l’acquisto di un gigante rotolo di carta da pacco riciclata che in pochi giorni ha perso il suo grigiore e il suo odore…non proprio natalizio, grazie alle tempere e al lavoro di pittura spugnata dei bambini di 3 4 5 anni che hanno colorato una parete di 3 m per 5 in men che non si dica di un blu cielo di notte e un gigantesco albero di Natale fatto con le immagini di bambini e bambine di tutto il mondo.

 Maestra Alessandra, da casa, ha preparato centinaia di stelle di tutte le dimensioni e ce le ha mandate per riempire il cielo blu e circondare l’albero di Natale dei bambini del mondo.

ha preparato dei bellissimi alberi di cartone da appendere fatti di cerchi di varie grandezze e i cerchi di cartone e carta lucida per creare le palline per decorarli.

I bambini e le bambine hanno decorato tutto con pennarelli, brillantini, tempere, carta velina e fantasia. Hanno impastato, dipinto, pinzato, tagliato, arrotolato lana e manipolato tutto quello che c’era da manipolare per allenare le loro manine.

I piccoli di tre anni hanno colorato Babbo Natale e le maestre lo hanno appeso sopra lo specchio in salone

I simboli del Natale hanno invaso ogni angolo della scuola

E poi è arrivata la magia, quella vera, quella che porta speranza e che ci fa fare gesti d’amore: abbiamo partecipato all’evento delle scatole di Natale , i genitori hanno donato un abete vero, signor Roberto, collaboratore della Scuola primaria di Caniga ha messo i cavi per appendere gli alberi, è arrivato Babbo Natale col suo cane Natalino, che dalle portefinestre ha portato un regalo per ogni bambino e bambina riempendo di meraviglia i loro occhi

E il miracolo di Natale si è ripetuto anche quest’anno: la maestra quella senza verve ha recuperato l’entusiasmo, Babbo Natale era talmente felice che quando è andato a fare la spesa il commesso è stato sgarbato e lui non si è adirato, anzi lo ha guardato con tenerezza pensando alla luce negli occhi di quei bambini che aveva fatto felici.

Si è potuto fare con la collaborazione della Comunità educante di Caniga e l’entusiasmo e la gioia dei bambini perché quando tutti partecipano si può far tutto e noi ci siamo riusciti.

Da quel di Caniga Infanzia

Tutti i genitori

tutte le collaboratrici e signor Roberto della scuola primaria

tutte le maestre

tutti i bambini e le bambine

babbo Natale e Natalino

Articolo a cura di Stefania Nigra

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.