Le attività per classi aperte – che consentono ai ragazzi di interagire non solo con il supporto di un adulto, ma anche con quello di un pari, per incoraggiare l’aiuto reciproco – si fanno sempre più frequenti e allo stesso tempo diversificate. Lo scorso mercoledì 4 ottobre, la 1A e la 2A Montessori della secondaria di primo grado di via Satta hanno partecipato ad una delle tante proposte didattiche della Pinacoteca Nazionale di Sassari.
Leggendo con attenzione le nuove iniziative di quest’anno, siamo stati attirati dal percorso ‘La Pinacoteca fuori dalla Pinacoteca’, che proponeva una visita al complesso monumentale dell’ex Collegio Gesuitico Canopoleno. Gli esperti ci hanno guidato alla scoperta degli edifici che lo compongono mostrandoci dettagli attuali e le differenze rispetto all’organizzazione architettonica originaria.
La visita ha interessato spazi esterni della Pinacoteca e della Chiesa di Santa Caterina, ma anche la chiesa, gentilmente aperta per noi. Abbiamo potuto ammirare le opere d’arte al suo interno e ‘leggerle’ insieme attraverso l’osservazione e il confronto.
Una volta terminata la visita abbiamo recuperato gli zaini e grazie ad una bellissima giornata di sole abbiamo potuto fare merenda nella piazza antistante la chiesa e la Pinacoteca.
Prima di rientrare a scuola abbiamo fatto una passeggiata nei dintorni, durante la quale il prof La Licata ci ha accompagnato alla scoperta di angoli in luoghi a noi familiari dei quali non avevamo mai notato l’esistenza, come le tombe situate nella parte laterale del Duomo, proprio nella viuzza che lo unisce a palazzo Ducale. Uno sguardo è stato rivolto anche ai gargoyle che si sporgono dalla sommità della cattedrale…
Abbiamo osservato con attenzione la facciata del Duomo e il prof ci ha raccontato le storie dei suoi protagonisti: Gavino, Proto, Gianuario e ovviamente San Nicola a cui è intitolata la cattedrale.
ps: in seguito abbiamo scoperto di essere stati i primi a sperimentare ‘La Pinacoteca fuori dalla Pinacoteca’ da un post della Pinacoteca stessa:
Articolo di Adriana Mossa