Io e Picasso

Nella classe 3^ A della scuola primaria di Bancali, prosegue lo studio dei grandi pittori di ogni tempo. E’ la volta di Pablo Picasso, l’ artista geniale e carismatico, che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte per essere stato uno dei fondatori del cubismo e per aver sperimentato metodi nuovi.

L’attività prende avvio con lo studio della vita e delle opere di questo grande artista e si arricchisce di una interessante presentazione su power point che maestra Donatella ha sapientemente realizzato. Le slide vengono proiettate in sequenza una dopo l’altra  richiamando l’attenzione dei bambini e delle bambine, stimolandoli a esprimere e condividere sensazioni e idee.

Ci si sofferma particolarmente sulle immagini che raffigurano le opere più famose di Picasso, se ne osservano i colori, la tecnica, lo stile si ragiona su cosa voleva comunicare l’autore, si riflette sulle emozioni che suscita.  

Da ” Les Demoiselles d’ Avignon” (prima opera cubista)  a ” Guernica.

I colori appaiono in tutte le loro svariate sfumature, luminosi e intensi catturano l’attenzione e stimolano l’immaginazione.

Completa questa prima fase del lavoro, una lettera di Picasso indirizzata ai bambini  dove lui si racconta e che li porta a conoscere anche le diverse fasi artistiche: dal periodo blu dove i soggetti delle sue tele sono poveri ed emarginati, al periodo rosa  in cui i colori si fanno più luminosi e caldi nelle tinte rosa, ocra e pastello in cui il tema principale è quello del circo e dei suoi magici protagonisti, arlecchini, ballerine acrobati, fino alla nascita del cubismo.

I bambini e le bambine rimangono particolarmente colpiti ma allo stesso tempo compiaciuti da questa frase di Picasso, per lui solo i bambini sono in grado di rappresentare la realtà per come lo è veramente” … per questo sono impazienti di mettersi alla prova ed esprimersi attraverso attacchi d’arte personali che rivelino tutta la propria espressività.

Si parte con il ritratto, c’è chi sceglie di dedicare la propria opera al ritratto della propria mamma o della propria insegnante ma anche chi vuole rappresentare se stesso. Maestra Donatella suggerisce che è anche possibile ritrarre due persone in un’unica opera. I piccoli artisti lavorano accuratamente, nei loro dipinti si possono cogliere i tipici tratti del cubismo in cui le figure si frammentano producendo in questo modo una moltitudine di punti di vista.

Si dà spazio alle emozioni con l’analisi dell’opera “Guernica“, il dipinto di protesta contro la violenza, la distruzione e la guerra in generale. 

Raffigura la città di Guernica rasa al suolo dalla furia distruttrice del bombardamento aereo nazista. Offre lo spunto per affinare la propria capacità di osservazione nel riuscire ad individuare i numerosi personaggi raffigurati ma anche per esprimere, attraverso l’uso del colore, le emozioni provate nell’osservarlo.

 Dopo aver discusso in classe sul tema della guerra in generale, i bambini e le bambine si apprestano a colorare un disegno in cui è raffigurata l’opera analizzata. Durante la fase del lavoro spiegano la scelta del colore che rende unico e speciale ogni elaborato, si scambiano le impressioni, si incoraggiano l’uno con l’atro, si complimentano e provano vero orgoglio per quanto realizzato.

Vivere l’arte è sentirsi bene con se stessi e con gli altri, è condividere le nostre esperienze e conoscere la molteplicità delle nostre emozioni, è conoscenza e desiderio di capire.

da Bancali maestra Manuela