I calzini spaiati a SD

C’è chi dice che basta poco per stare bene insieme. Un sorriso, uno sguardo, una piccola attenzione, una delicata manina che dolcemente, anche senza parole, ti dice: Io sono vicino a te.

O un calzino, anzi due, spaiato

Perché i calzini sono due e sono uguali.

Non oggi, e non nel cuore. Oggi è la giornata di un incontro diverso; oggi si incontrano i calzini spaiati.

È un po’ strano per gli occhi. E quando succede, a volte capita, e qualcuno ce lo fa notare, ci si vergogna anche. Niente di grave, una distrazione, troppa fretta nel vestirsi. Ma rimane quel senso di disagio.

A pensarci bene però non è così strano. Ciascuno di noi ha dentro di sé cose, emozioni, sentimenti che non sono sempre gli stessi. Spesso pensiamo una cosa e ne facciamo un’altra; quante volte le nostre azioni ci contraddicono.

È come se dentro di noi fossimo spaiati.

E i calzini spaiati allora rispecchiano questo nostro continuo essere diversi.

Questa giornata ci fa anche riflettere su questa evidenza, tutto sommato banale.

Noi siamo noi e siamo altri nello stesso tempo.

Vestire lo spaiato è accettare noi stessi, andando alla ricerca degli altri per ritrovarci.

Con la lettura di Una zuppa di sasso la classe IV^ ha voluto esserci riconoscendo diversità e inclusione nella spontaneità delle relazioni quotidiane


Il cartellone finale, appeso fuori della nostra porta, raccoglie i nostri pensieri

Ben vengano perciò i giorni spaiati.

“Spaiatamente” vostri😁

in quel di SD

la classe IV e le maestre Tiziana, Anna, Giulia

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