Continuità in musica e lettura

Finalmente i bambini della scuola dell’infanzia di Bancali, incontrano i bambini della classe quinta della scuola primaria di Bancali e i loro futuri insegnanti nel grande cortile della scuola.

I bambini della 5* con i loro strumenti musicali (triangolo, percussioni, maracas), sotto la guida esperta di maestro Gianfranco  e della sua famosa chitarra, ci hanno preparato un’esibizione concertistica musicale e vocale sulle note della celebre canzone di Fabrizio De Andrè “ Girotondo” dell’anno 1969. I piccoli, in rispettoso  silenzio, hanno ascoltato affascinati e catturati dal testo della canzone che parlava di guerra e di pace.

https://youtu.be/eTx4SuyD0Sc

La dolce e carismatica voce di maestra Daniela ha raccontato la storia dal titolo ”Piccolo blu e piccolo giallo” di Leo Lionni del 1959. Un classico contro i pregiudizi e l’affermazione della propria identità,  un libro le cui immagini essenziali e affascinanti diventano l’elemento narrativo dominante per la comprensione e lo svolgimento della storia che si presta a tanti approfondimenti. Il tema è quello dei colori e dell’amicizia, è infatti la storia genuina e coinvolgente di un’amicizia che attraversa le differenze e abbatte i pregiudizi degli adulti. 

I bambini grandi hanno raccontato e descritto, attraverso le loro fantasiose e colorate creazioni artistiche, ogni strofa del brano musicale ascoltato e le hanno spiegate ai nostri piccoli  dell’infanzia attraverso la lettura delle immagini.

“Sul mare e sulla terra, Marcondiro’ndera
Sul mare e sulla terra chi ci salverà?
Ci salverà il soldato che non la vorrà
Ci salverà il soldato che la guerra rifiuterà”
“Buon Dio è già scappato, dove non si sa
Buon Dio se n’è andato, chissà quando ritornerà”
“L’aeroplano vola, Marcondiro’ndera
L’aeroplano vola, Marcondiro’ndà”
“Se getterà la bomba, Marcondiro’ndero
Se getterà la bomba chi ci salverà?
Ci salva l’aviatore che non lo farà
Ci salva l’aviatore che la bomba non getterà
“Ci sono troppe buche, Marcondiro’ndera
Ci sono troppe buche, chi le riempirà?
Non potremo più giocare al Marcondiro’ndera
Non potremo più giocare al Marcondiro’ndà

E voi a divertirvi andate un po’ più in là
Andate a divertirvi dove la guerra non ci sarà”
“La guerra è dappertutto, Marcondiro’ndera
La terra è tutta un lutto, chi la consolerà?
Ci penseranno gli uomini, le bestie, I fiori
I boschi e le stagioni con I mille colori”
“La terra è tutta nostra, Marcondirondera
Ne faremo una gran giostra, Marcondirondà”

L’accoglienza della scuola primaria è sempre impagabile, non sono mancati i golosi biscotti tradizionali sardi con la marmellata e  fresche bibite per dissetarsi dal gran caldo.

Ed  ecco che, sull’onda della tecnica utilizzata nel libro, i bambini si sono cimentati a giocare con l’arte e a mescolare i colori.

Colori…colori….e colori ovunque … Si sono formati spontaneamente piccoli gruppi, tra bambini grandi che fungevano da tutor e i piccoli che si lasciavano prendere per mano anche se qualcuno inaspettatamente ha mostrato un po’ di timidezza. Anche se tutto era già stato predisposto con banchi e materiali, qualche bambino ha iniziato a proporre ai piccoli di andare verso il muro.

Occorrono altri pennelli, altre tempere, altre postazioni, saltano fuori gessetti, si mischiano i colori, insomma il tutto si trasforma seguendo la spontaneità  dei bambini che liberano il loro desiderio di avere colori intorno a sé ma anche sul proprio corpo.

C’è chi lascia le proprie tracce col corpo, c’è chi invece scrive il proprio nome, c’è chi esegue piccoli disegni, e c’è chi sui sassi vuole creare i propri “quadri” e altre sperimentazioni artistiche.  E, giunto il momento di andar via, i bambini dicono “Quando torniamo?” Insomma questi sono gli incontri che sostengono  e rinforzano l’entusiasmo e il desiderio di andare alla primaria.

 

Nelle scuole, nel corpo, nella vita…. che il Mondo sia disseminato e ricoperto da colori di pace che si mischiano e si abbracciano, dove non prevalgono le bandiere, ma solo il colore degli esseri che la abitano, uomini, animali, piante, cose…perché noi vogliamo un mondo da vivere in pace!

I nostri piccoli non dimenticheranno mai questa esperienza e quando andranno alla primaria di Bancali, la ricorderanno con entusiasmo ed emozione e magari anche con un po’ di malinconia.

Dai bambini e dalle bambine della scuola dell’infanzia di Bancali e dalle loro maestre per ora è tutto!

Articolo di maestra Alessandra Nieddu

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