Un anticipo di Faradda a Forlanini

Il giorno 25 maggio, presso il nostro anfiteatro si è tenuto un incontro tra le nostre classi e alcuni esperti, per conoscere il significato della tradizione relativa alla discesa dei Candelieri e al Voto che viene sciolto alla Madonna Assunta il 14 agosto per ringraziarla per aver liberato la città dalla peste tantissimi anni fa.

Sono intervenuti Giusy Mura Presidente del CCN (Centro Commerciale Naturale) “Stelle del Centro” di Sassari, Salvatore Spada ex Presidente dell’Intergremio di Sassari ed ex Presidente del Gremio dei Sarti, Gianfranco La Robina ex capo candeliere del Gremio dei Sarti (per me resterà Il CAPO CANDELIERE, ma questo è un altro discorso), Marco Dettori gremiante del Gremio dei Macellai e Consigliere Comunale, Fabio Madau attuale presidente dell’Intergremio di Sassari e Mirko Nicoletti il tamburino.

Siamo stati accolti a rullo di tamburo e solo chi se ne intende può capire l’emozione nel sentire quel bellissimo suono.

Gli esperti si sono presentati e hanno iniziato a raccontare ai bambini e alle bambine tutto ciò che riguarda la Festha Manna Faradda e hanno spiegato che i Candelieri vengono portati a spalla e a braccia da otto portatori lungo la discesa che parte da Piazza Castello per arrivare in Piazza Sant’Antonio e culminare nella Chiesa di Santa Maria. Lì i Candelieri, uno per uno, entreranno in Chiesa e così si potrà sciogliere il voto, donando il cero alla Madonna. I portatori ballano a suono di tamburo e seguono le indicazioni del loro capo candeliere che tiene in mano la “bacchetta” creata apposta per lui e che può essere o un bora bora o una rappresentazione in miniatura del Candeliere di appartenenza.

Dopo aver sentito il racconto, è stato fatto vedere un video bellissimo dei momenti della festa.

Gli alunni e le alunne hanno ascoltato attentamente e hanno fatto tante domande, tra cui alcune di queste:

– come mai quello ha il fuoco sopra e gli altri no?

– ma non cadono? 

– cosa è quella? (riferendosi al bora bora che usa il capo candeliere), ma ce l’hanno tutti?  

– come fanno a tenere la bandiera in alto?

Ed infine uno di loro ha affermato: sì, io ho capito come fanno a portarlo, ci sono quelli che lo tengono così e quelli così!, (mimando il gesto che compiono i portatori per sostenere il Candeliere).

 

Ecco il video della bellissima mattinata:

 

Ed infine una poesia di Pompeo Calvia, il poeta di “Sassari Mannu”:

Li Candaleri

Li candaleri falani in Piazza,
cun li vetti di rasu trimulendi,
fattu fattu li borri cun la mazza
e lu sindaggu in mezzu saluddendi.

Tutti saludda senza distinzioni,
finza li bandereddi di lu vinu:
arruglia lu tamburu di continu
e lu piffaru sona li canzoni.

Lu piffaru chi poni l’alligria
e accumpagna li setti candaleri
finza a la gianna de Santa Maria.

Inchiddà ni l’istrazzani li vetti
e zi l’entrani in gesgia più lizzeri
in mezzu a li vaggiani e a li cuglietti.

I candelieri scendono nel Corso con i nastri di raso ondeggianti, e dietro gli uscieri comunali con la mazza e il sindaco in mezzo che saluta. Tutti saluta senza distinzione, perfino le bandierette delle osterie: rulla il tamburo continuamente e il piffero suona le canzoni. Il piffero che mette l’allegria e accompagna i sette candelieri sino alla porta di Santa Maria. Lì gliene stracciano i nastri e li fanno entrare in chiesa più leggeri in mezzo ai giovani e agli anziani.

Questo articolo è dedicato a mio nonno, ai gremianti e ai portatori che sono scomparsi e che hanno portato avanti la tradizione di Sassari 💖

Da Forlanini maestra Speranza

6 Risposte a “Un anticipo di Faradda a Forlanini”

  1. Complimenti è un bell’articolo, non c’è niente da fare, la festa dei Candelieri (Festha Manna) è sempre la più bella e la più sentita a Sassari. A zent’anni!

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