Sola tra le onde

A volte capita di perdere le parole: i libri, così come le persone care, sono un’ottima terapia per ritrovarle. Un giorno, in un dopo mensa che sapeva di carote lesse, una persona molto cara mi ha sorpreso mettendomi un libro sotto il naso. Ha sorriso, invitandomi a sfogliarlo. E così facendo ha segnato il mio cammino, come solo le Maestre sanno fare.
Senza parole, senza suoni.
Tra il fruscìo di quelle pagine ho visto una bambina.
Ho visto me stessa.
E ho visto lei.   
 


L’autrice è Suzy Leee e il suo libro intitolato L’onda, è stato uno schiaffo e una carezza insieme. Sarà perché dietro una storia pensata per i più piccoli, c’è sempre un messaggio edificante per gli adulti, e per i bambini che sono stati.      
Si tratta di un silent book: un albo di sole immagini che lascia al lettore la possibilità e la sensibilità di aggiungere le parole che sente più sue.        
Tra le quaranta pagine di un formato panoramico che accompagna il nostro sguardo lungo la battigia, incontriamo una bambina: inizialmente è timorosa e indietreggia quando le onde si avvicinano ai suoi piedi scalzi. Poco prima accanto a lei c’era una donna: forse una madre, forse una sorella maggiore, un’amica. Senz’altro una persona preziosa, una guida.

Ora invece sono sole sulla spiaggia, lei e l’Onda: essenza che si fa persona, assenza che si fa presenza. L’oceano è infinito e sotto il mantello blu si possono nascondere insidie e tesori. L’Onda si infrange, corre in avanti, scappa e infine travolge dolcemente la bambina che smette di aver paura e inizia il suo gioco. È un ballo a due sulla battigia, quello tra l’Onda e la bambina, in un intreccio di silenzi, schizzi, sorrisi e piccoli passi, inizialmente cauti e poi sempre più coraggiosi.Cosa ci sarà oltre l’oceano, dove le onde si fanno alte e impetuose e non c’è uno sguardo amorevole a vegliare? Non si rischia di perdere tempo e occasioni – di sapere, conoscere e crescere -, restando sulla battigia a guardare timidamente l’orizzonte?          
Un libro sull’importanza, per grandi e piccoli, di abbandonare un porto sicuro che rasserena ma non fa crescere abbastanza e iniziare a navigare da soli nell’oceano.


Le carezze e gli schiaffi di ieri davanti all’Onda, oggi sono solo carezze: l’oceano è ricco di insidie, ma non fa paura, e le onde danzano leggere.  

 

Dalla piccola biblioteca del cuore di maestra Silvia e da San Donato, è tutto. 

 

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