Amo molto i mulini: mi piacciono esteticamente, per la loro funzione e perché diciamolo, si portano addosso un certo sapore antico di poesia (e anche il pane, secondo me, è poesia).
Quando pensiamo ai mulini, pensiamo spesso al passato o a certi film scoloriti o ancora, alle cartoline che qualcuno invia dalla colorata Olanda. Ma io vi giuro, bambini: conosco un mugnaio! Un mugnaio vero, che vive a Tempio e mi stupisce che non sia ancora diventato il protagonista di un film: è stato un programmatore informatico, un filosofo, un romanziere e ora è un mugnaio che, inoltre, costruisce pipe di legno! Si chiama Daniele Carbini e prima o poi ve lo presenterò, perché vale davvero la pena di conoscerlo.
Ho divagato un po’, lo so, ma conoscere un mugnaio vero è esaltante.
Torniamo ai mulini.
Voi sapete che nella nostra città esiste la Valle dei mulini? Si trova nella zona del Monte Rosello ed è chiamata anche Valle del Logulentu. È un luogo a dir poco fiabesco proprio nella nostra città: fatevi portare dai vostri genitori! Se siete fortunati, il gentilissimo proprietario di una casa-mulino, vi farà entrare per una piccola visita.
Ho divagato ancora! In realtà questo era un articolo che ho iniziato per parlarvi di un bel libro illustrato intitolato proprio “La valle dei mulini”, ma come ben sapete quando mi si aprono certi cassettini nella testa, non mi fermo più.
Ma ecco l’incipit della storia:
Nella Valle dei Mulini le Macchine Perfette erano state create per rendere tutto perfetto: il momento perfetto, il dolce perfetto, l’amico perfetto. Perciò visto che tutto era già perfetto così, le persone smisero all’improvviso… di sognare. Gli abitanti si dimenticarono persino dei mulini che rallegravano la loro Valle sospinti dal vento, e così anche il vento smise di soffiare e i mulini si fermarono.
Ma nella Valle dei Mulini c’era ancora qualcuno capace di sognare e una di loro era Anna, la sarta del paese.
Una notte Anna incontrò un altro abitante che aveva un sogno, quello di volare per ballare tra le nuvole e vedere il mondo all’incontario. La sarta della Valle, allora, si mise al lavoro per costruirgli delle ali, ma l’uomo-uccello era un gigante e ogni sforzo fu vano. Anna allora si ricordò che poco distante dalla Valle c’era un luogo magico, il Giardino dei Soffioni, in cui gli abitanti andavano a esprimere i loro desideri prima che arrivassero le Macchine Perfette.
Riuscirà la dolce sarta ad aiutare l’uomo-uccello a volare?
Lo potrete sapere quando rientreremo a scuola e vi leggerò il finale! 🙂
La Valle dei mulini, Noelia Blanco, Valeria Docampo, Terre di Mezzo editore.
Maestra Silvia dalla sua bibliotechina di casa.
Che bello mi è piaciuto tanto l’introduzione e non vedo l’ora di tornare da queste “vacanze” obbligatorie e tornare a scuola per il finale
Benissimo! Ho trovato anche qualche tutorial per costruire un mulino di carta! Se lo vuoi provare te lo mando
SI CHE LO VOGLIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!
Ciao maestra, con quella storia mi hai già incuriosito, non vedo l’ora di sentire il finale!
SI CE LO VOGLIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!
Vabbè che sono rimbambita, ma non c’è bisogno di ripetermelo due volte 😂😂😂 Solitamente sono io che vi ripeto le cose 1-10-100 volte 😛