Il 27 gennaio non è una data come le altre: il 1 novembre del 2005 l’assemblea generale delle Nazione Unite ha deciso che è la Giornata internazionale della memoria.
La classe IV di Caniga ha svolto alcune attività per commemorare le vittime della Shoa e dell’Olocausto.
La lettura di alcune pagine del “Diario di Anna Frank”, sapere che in questo momento della storia sono morti tanti bambini ha condotto gli alunni a delle profonde riflessioni sui fatti avvenuti.
Uno dei bambini del ghetto di Terezin, durante la sua detenzione, compose una poesia dal titolo “La farfalla” che vogliamo condividere con voi.
La farfalla
L’ultima, proprio l’ultima,
di un giallo così intenso, così
assolutamente giallo,
come una lacrima di sole quando cade
sopra una roccia bianca
così gialla, così gialla!
l’ultima,
volava in alto leggera,
aleggiava sicura
per baciare il suo ultimo mondo.
Tra qualche giorno
sarà già la mia settima settimana
di ghetto:
i miei mi hanno ritrovato qui
e qui mi chiamano i fiori di ruta
e il bianco candeliere di castagno
nel cortile.
Ma qui non ho rivisto nessuna farfalla.
Quella dell’altra volta fu l’ultima:
le farfalle non vivono nel ghetto.
(Pavel Friedman, Praga 1921 – Auschwitz 1944)
Navigando nel web, abbiamo visto e deciso di realizzare un lavoro di arte e immagine: dopo aver creato le farfalle con la tecnica dell’origami, le abbiamo incollate sui fili di lana che rappresentano il filo spinato dei campi di concentramento insieme alle nostre riflessioni scritte al computer.
Non poteva mancare un sottofondo musicale, la nostra scelta è ricaduta sulla canzone “Gam gam” che in realtà è una preghiera.
Qui sotto il testo e la traduzione:
GAM GAM
Gam-Gam-Gam Ki Elech
Be-Beghe Tzalmavet
Lo-Lo-Lo Ira Ra
Ki Atta Immadì
Gam-Gam-Gam Ki Elech
Be-Beghe Tzalmavet
Lo-Lo-Lo Ira Ra
Ki Atta Immadì
Shivtechà umishantechà
Hema-Hema yenachamuni
Shivtechà umishantechà
Hema-Hema yenachamuni
TRADUZIONE (SALMO DELLE ORE)
Anche se andassi
nella valle oscura
non temerei nessun male,
perché tu sei sempre con me;
Perché tu sei il mio bastone, il mio supporto,
Con te io mi sento tranquillo.
Cliccando sull’immagine qui sotto alcune fotografie delle fasi delle varie attività.
dai bambini e le maestre della classe IV di Caniga
Articolo curato dalla maestra Rossella Corrias