La Befana vien di notte …

Ecco qua … finalmente si arriva all’Epifania che tutte le feste porta via!!! …

Forse finalmente non lo dovrei proprio dire visto che si ritorna tra i banchi  😯  😆  😆  :mrgreen:

Comunque, mi sono sempre chiesta da dove venisse la figura della Befana e che ci facesse nelle festività Natalizie, visto che di religioso ha ben poco … per cui ho iniziato a girare sul web e a capire come mai una figura come la sua, non sacra, fosse legata alla figura di Gesù Bambino! … perché il Natale non è altro che la festa della nascita del nostro “Salvatore”!!!!

… questo è ciò che ho scoperto sulle figura di questa signora.

ll 6 gennaio si festeggia l’Epifania: questa parola di origine greca significa Manifestazione: è il giorno durante il quale si celebra Gesù, visitato dai Re Magi e riconosciuto come figlio di Dio.

È proprio dal termine Epifania che deriva la parola Befana!

La festa della Befana è tipica dell’Italia ma, meno conosciuta nel resto del mondo. Solo in Persia (l’odierna Iran), Russia e Africa del Nord si festeggia la figura di questa vecchietta!!!

Secondo la tradizione, la Befana è una donna molto anziana che vola su una vecchia scopa nella notte tra il 5 e il 6 gennaio (la notte dell’Epifania). Va a fare visita ai bambini e riempie le calze che essi lasciano appositamente appese o sul camino o ai piedi del letto; generalmente, i bambini che durante l’anno si sono comportati bene ricevono dolci, caramelle, frutta secca o piccoli giocattoli, mentre quelli che sono stati birichini trovano le calze riempite con del carbone o dell’aglio.

 

C’è da dire che di questi tempi un po’ di carbone lo trovano tutti!!!! Infatti, almeno una volta qualche monelleria è stata fatta!!!!

Ma da dove viene la figura di questa signora??? Dove nasce???

Si narra che questa vecchietta, che fa così tanta paura, nell’antichità fosse una bellissima Dea che sorvolava i campi proteggendo i raccolti e gli animali.

Col passare del tempo si pensò che tale figura fosse associata anche ad altre divinità minori: Sàtia (dea della sazietà) e Abùndia (dea dell’abbondanza).

Noi oggi la chiamiamo Befana ma all’epoca dei romani era conosciuta come Diana, la dea della caccia.

Secondo una leggenda religiosa, i Re Magi diretti a Betlemme chiesero ad una dolce vecchina di portare un dono al “Salvatore” . L’anziana signora rifiutò, ma si accorse di aver fatto un grandissimo errore. Da quel giorno ogni anno porta ai bambini dolci e caramelle sperando di trovare Gesù Bambino.

Erroneamente la sua figura è associata a quella di una strega cattiva, ma quando vede i bambini si mostra comprensiva. Lei è scocciata e scorbutica solo con gli adulti che spesso sono furbi e poco sorridenti.

Non sarò io la befana?????

 

Che significato ha la sua vecchia scopa??

 

La sua scopa volante è il simbolo della purificazione che cancella il male dalle anime delle persone.

Continuando a navigare qua e là sul web ho scoperto che la figura della Befana ha sempre incuriosito chiunque,  grandi  e piccini,  ed alcuni scrittori, poeti e cantanti l’hanno immortalata con le loro parole:

 

Queste solo solo una piccola parte delle poesie e filastrocche che ho trovato in onore della Befana! Ma ciò che mi ha incuriosito di più è stato questo video fatto da …

… da Gianni Morandi … a voi di seguito il testo:

La Befana vien di notte

Una canzone da cantare con i bambini per festeggiare l’arrivo della Befana, scritta da Gianni Morandi.

 Trullalà Trullalà Trullalà.
La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte,
con la calza appesa al collo,
col carbone, col ferro e l’ottone.
Sulla scopa per volare.
Lei viene dal mare.
Lei viene dal mare.
E la neve scenderà
sui deserti del Maragià,
dall’Alaska al Canadà.
E partire lei dovrà
e cantando partirà
da ciociara si vestirà,
con il sacco arriverà,
la bufera vincerà.
E cantando trullalà,
la Befana arriverà.
Trulallà Trullalà Trullalà.

Un bambino, grande come un topolino,
si è infilato nel camino,
per guardarla da vicino.
Quando arriva la Befana
senza denti
salta, balla, beve il vino.
Poi di nascosto s’ allontana
con la notte appiccicata alla sottana.
E un vento caldo soffierà
sui deserti del Maragià,
dall’Alaska al Canadà.
Solo una stella brillerà
e seguirla lei dovrà,
per volare verso il nord
e la strada è lunga
ma la bufera vincerà.
E cantando Trullala’,
la Befana se ne va.
E cantando Trullalà
Truallalero Trullalà
Trullalà Trullalà Trullalà

 

Avrei potuto aggiungere tante cose, ma credo che questo basti!!!

Da Maestra Grazia è tutto … a presto!!!!

da quel di FDA

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