Halloween e non solo… 🎃

Per la 1A Montessori della secondaria di primo grado di via Satta quella del 31 ottobre è stata una giornata ricca di eventi che ha visto impegnati tutti gli insegnanti presenti in orario: Emilia Mura, Marco Sechi, Rita Fiori, Ilaria Fundoni, Elisabetta Sale, Laura Nieddu, Antonella Atzori e Tatiana Giuranna per raccontare origini, storie e curiose tradizioni per la festa dei morti.

Hanno aperto le danze i docenti di sostegno Emilia Mura e Marco Sechi che hanno introdotto la giornata con racconti e testimonianze legate alla tradizionale festa dei morti in Sardegna,  “Su mortu mortu”, facendo una comparazione con la festa nei paesi d’origine dei nostri alunni, alcuni dei quali stranieri.

Alle 9 è venuta a farci visita l’artista Giovanna Maria Boscani, una delle docenti del “progetto ITI”, che collabora con la nostra scuola per attività pomeridiane di supporto alla didattica.

È una delle finalità della scuola, infatti, quella di creare un sistema integrato con progetti di continuità tra attività scolastiche ed extrascolastiche, soprattutto in un momento di intenso dibattito sulla scuola e sulle nuove sfide educative, tra le quali quella di ritornare ai principi fondamentali della pedagogia di Maria Montessori, attraverso il potenziamento di una rete finalizzata allo sviluppo delle potenzialità umane e la creazione di una vera e propria comunità educante.

L’artista ha predisposto un laboratorio di trucco ispirato al suo progetto artistico, che giustappone la tradizione sarda di “Su mortu, mortu” a quella messicana di “El Dìa de Los Muertos”, progetto che mette in evidenza come entrambe le tradizioni celebrino con modalità comuni i defunti. È  stato spiegato ai nostri alunni che entrambe le  festività hanno maschere e dolci a loro dedicati, con la finalità di commemorare chi non è più con noi. Sia in Sardegna che in Messico è tradizione offrire cibo apparecchiando le tavole, perché si crede che quel giorno i morti tornino tra i vivi. L’artista Boscani ripropone il tema della maschera “de la calavera”, il tipico teschio messicano, rileggendolo con la matrice simbolica sarda. Ha raccontato ed insegnato alla classe il metodo per ricreare la famosa maschera. 

 

Le docenti  Emilia Mura, Rita Fiori e Ilaria Fundoni hanno proseguito la giornata con la lettura del racconto mostruoso del Pipistrello Brighello, un simpatico pipistrello che ci ha insegnato che, per migliorare la propria vita e trovare la felicità,  bisogna avere il coraggio di  credere nelle proprie forze, senza arrendersi mai.

Hanno proseguito le attività in collaborazione interdisciplinare, le docenti di inglese e di francese, Elisabetta Sale e Laura Nieddu, facendo un richiamo all’origine della festività di Halloween e a tutte le sembianze che questo culto assume nelle diverse comunità del mondo. La prof.ssa di francese ha raccontato le tradizioni di Halloween in Francia, approfittando dell’occasione per integrare ed arricchire il lessico, sia in inglese che in francese, con l’utilizzo del video “C’est quoi Halloween”,  con giochi, e con l’utilizzo di flashcards nelle due lingue.

Ha passato il testimone alla prof.ssa di arte immagine, Antonella Atzori, che ha fatto lavorare la classe su temi e disegni attinenti alla ricorrenza, lasciandoli liberi di esprimere il loro estro. Ha chiuso la giornata la prof.ssa Tatiana Giuranna, docente di musica, che ha fatto un parallelismo sull’utilizzo della musica nella tradizione popolare sarda e messicana dei mariachi, approfondendo l’argomento con la visione del film della Disney- Pixar“Coco”.

La lunga giornata (dalle otto alle cinque) è stata calibrata secondo i principi di Maria Montessori, che ci ricorda che l’alunn* deve essere post* al centro non solo del processo educativo, ma anche della società, nella formulazione di una scuola che diventi un riferimento in cui ci si riconosce anche nei momenti ludici. Essendo una scuola multiculturale, non si è dato per scontato che la classe conoscesse i sapori che noi sardi associamo a questa ricorrenza, così nell’ora di ricreazione, sono stati offerti i dolci sardi tradizionali di Ognissanti, perché pedagogia del luogo è anche pedagogia delle tradizioni. Alla fine delle attività, il corpo docente ha fatto loro un piccolo omaggio con un sacchetto contenente dolcetti e scherzetti, per inaugurare la lunga notte di Halloween.

Le attività sono state organizzate e coordinate, dalle prof.sse Rita Fiori, Ilaria Fundoni, Emilia Mura.

Grazie  a tutti i docenti per la collaborazione.

Alla prossima puntata!

Articolo a cura di Adriana Mossa

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