Alla scoperta dell’acqua

Il 22 Marzo è stata la Giornata mondiale dell’acqua. Che l’acqua sia una risorsa essenziale per la vita sulla Terra noi adulti lo sappiamo, ma i bambini?

Ci accorgiamo anche noi, però, della sua vitale importanza quando … quando ad esempio dal rubinetto  di casa o della scuola, sentiamo un oscuro eco di vuoto impenetrabile dalle tubature e sappiamo, ahimè cosa significhi e cosa comporta la sua assenza! E mai come quest’anno ce ne siamo mai accorti così spesso!

Anche noi adulti quindi diamo per scontato che l’acqua ci sia sempre quando serve!! 

Conosciamo e ascoltiamo ogni giorno le problematiche dovute all’inquinamento del pianeta e al riscaldamento globale, pertanto organizzare esperienze forti sul tema ambientale fin dalla tenera età è di fondamentale importanza per rendere i  bambini consapevoli, responsabili e rispettosi del nostro Pianeta  ed è ormai, per noi insegnanti, una scelta doverosa.

Proprio per questa ragione, con i bambini della scuola dell’Infanzia di Via Ugo La Malfa è stato intrapreso, ormai  da tempo, un percorso di educazione ambientale che ha portato ad una maggiore  consapevolezza che tutti siamo coinvolti nell’adottare i giusti comportamenti  per la salvaguardia della Natura, del mondo animale e del mondo vegetale e che l’acqua è una di quelle risorse essenziali da rispettare evitando lo spreco spropositato e adottando accorgimenti adeguati per non inquinarla. L’acqua è un elemento affascinante, coinvolge nella sua totalità e può contribuire a soddisfare il bisogno di manipolare dei bambini, offrendo molte possibilità di gioco e di scoperta. 

Quest’anno con i bambini si è parlato tanto di igiene frequente delle mani. “Il ballo del sapone” (https://www.youtube.com/watch?v=f2iaV8YYCnc), è una canzoncina accompagnata da un  video molto divertente per imparare i giusti movimenti per una pulizia completa delle mani e i bambini si sono divertiti ad interpretarla, ma quanta acqua serve? Ecco che interviene la filastrocca che ci insegna l’importanza della pulizia ma non a discapito del giusto utilizzo, ricordandoci sempre di chiudere il rubinetto quando non  la si usa e durante l’insaponatura delle mani.

Non sono mancate letture sull’inquinamento dell’acqua, filastrocche, canzoni e brevi storie sulla raccolta differenziata e attività sul riciclo, visione di immagini, affascinanti conversazioni di gruppo in cui i bambini esprimevano opinioni e riflessioni personali su quali dovrebbero essere i giusti comportamenti per salvaguardare l’ambiente e le creature del pianeta.

4 anni
5 anni

Su ogni elemento importante per la vita sulla Terra (i quattro elementi: Acqua, Aria, Terra e Fuoco) vengono organizzate esperienze di gruppo attraverso approcci differenti: sensoriale, percettivo, ecologico, scientifico e naturalmente espressivo.

Ma torniamo alla giornata del 22 Marzo “Giornata mondiale dell’acqua”.

Nella scuola dell’Infanzia di Via Ugo La Malfa, ci si è sentiti di far vivere ai bambini una esperienza di gioco entusiasmante che i bambini ricorderanno nel tempo.  Si sono organizzate attività dedicate all’Acqua  con giochi orientati  verso l’osservazione, la sperimentazione, la ricerca e la scoperta,  la riflessione e il puro e sano divertimento per approfondire una conoscenza di tipo manipolativo attraverso i sensi e le emozioni che tanto ci aiutano poi a ricordare.

Per i bambini i giochi d’acqua sono tra i giochi preferiti: toccarla, fare travasi, guardare il movimento e la luce che si riflette, vedere rispecchiata la propria immagine e il contatto con essa restituisce sensazioni piacevoli che portano i bambini a infinite scoperte e a riflettere  sull’elemento acqua.

Occorre però prima pensare ad alcuni dettagli importanti, perché come sappiamo l’acqua è …BAGNATA! Pertanto occorre  fare attenzione e adottare accorgimenti pensati prima di realizzare l’attività per non trasformare un’ esperienza bellissima in un bagno collettivo.

È  necessario un abbigliamento appropriato: giubbotto impermeabile, scarpe adatte e tanta voglia di sperimentare divertendosi! I bambini hanno indossato gli stivali, il giubbotto e subito pronti per andare sotto la meravigliosa veranda della nostra scuola.

“Forza bambini, portiamo con noi ciò che ci serve!” I bambini prendono di tutto e di più, sono carichi sia di materiali e  attrezzi che di entusiasmo! Prendono oggetti di ogni tipo: brocche, bacinelle, bottiglie, bicchieri, colini, imbuti, mestoli, pinze e tappi.

Iniziamo…riempiamo le bacinelle di acqua e le mettiamo sopra alcuni banchi portati all’esterno.

I bambini, disposti intorno ai banchi, osservano, descrivono quello che vedono e  rispondono a questa domanda “Che colore ha l’acqua?”. Ed ecco che emergono gli stereotipi che, di solito, insegniamo ai bambini: azzurra, blu… Dopo, però, aver travasato l’acqua in un bicchiere di plastica trasparente e averla  “catturata” con le mani dalle bacinelle riempite d’acqua,  le opinioni cambiano!

E adesso? Proviamo a mettere nella bacinella o nella brocca piena di acqua vari oggetti… ciascun  bambino è andato alla ricerca di un qualsiasi tipo di oggetto … pietre piccole, grandi e gigantesche, foglie, bastoncini, palline, conchiglie, di tutto e anche di più! Ognuno di loro immerge nell’acqua l’oggetto  scelto e osserva e si avvia una conversazione di gruppo:

“Cosa succede? Perché alcuni oggetti galleggiano e altri invece affondano? “

“Cosa vuol dire galleggiare? E affondare?”

Dopo tante prove, attraverso  conoscenze pregresse e varie ipotesi, i bambini scoprono che ci sono cose che galleggiano e cose che affondano, materiali che galleggiano e materiali che affondano!

E qualcuno dice “Quello che affonda è quello che va in fondo… giù; quello che galleggia sta sopra  e non fa come l’altro!”.

“Ma allora perché la pietra ad esempio affonda?”

Ed ecco la terminologia  appropriata: “Perché è pesante!”

“E perché la foglia galleggia?” “Perché è leggera!”

Anche attraverso queste esperienze si avviano i bambini e le bambine  della scuola dell’infanzia al metodo scientifico e al pensiero ipotetico-deduttivo: imparare sperimentando.

J. Piaget  scrisse:  “Tutte queste operazioni reali diventeranno operazioni verbali grazie all’immagine di esse che il bambino rievocherà al momento opportuno. E queste operazioni entreranno a far parte del linguaggio, del pensiero, dell’intelligenza.”

Ed ecco i giochi di travasi e grande divertimento!

Un altro piccolo, ma interessante esperimento proposto ai bambini è stato osservare l’acqua che “cammina” e si trasforma… è bello vedere la loro reazione di stupore quando vedono accadere qualcosa di inaspettato, quasi magico!

I bambini sono stati avvisati che questo esperimento avrebbe richiesto tempo per vedere il risultato e che  quindi era necessario attendere i giorni successivi. Si crea, così, anche l’aspettativa e la meraviglia è ancora più grande.

I preparativi da fare sono veramente pochi: abbiamo preso sei  bicchieri, ne abbiamo riempito d’acqua tre e  abbiamo versato all’interno di ogni bicchiere pieno un po’ di tempera: in uno il colore giallo, in un altro  il colore blu e nel terzo il colore rosso .. proprio i colori primari! Dopo li abbiamo collegati uno all’altro con strisce di scottex  arrotolate fatte scivolare, fin dentro l’acqua dei bicchieri pieni e l’estremità opposta l’abbiamo fatta cadere nei bicchieri vuoti posti tra uno e l’altro.

A distanza di giorni abbiamo guardato quello che era successo. L’acqua aveva “camminato” ed era confluita   nel  bicchiere posto al centro dei due colori primari e avevano dato vita a nuovi colori!!!

Esperimento riuscito!!…dicono i bambini.

È stata una bellissima esperienza che i bambini, a distanza di giorni, ricordano e raccontano con emozione. Il tempo è veramente volato, ma avremo ancora modo di giocare e sperimentare con questo magico elemento e riproporre  anche in classe, durante  i pomeriggi, pezzetti brevi di queste attività, in una situazione e atmosfera molto raccolta.

Naturalmente l’acqua impiegata per i giochi non è stata buttata, ma i bambini stessi hanno pensato di utilizzarla per innaffiare le piantine del  nostro orto e del giardino “perché l’acqua è una risorsa preziosa e non va sprecata!”

Dai bambini, dalle bambine e dalle maestre della scuola dell’infanzia di via Ugo La Malfa per ora è tutto!

Articolo di maestra Alessandra Nieddu

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