Una bambola per Alberto

Alberto vorrebbe avere una bambola tutta sua per potersi prendere cura di lei: cullarla, darle il latte con il biberon, portarla al parco per farla giocare insieme agli amici e infine tornare a casa e rimboccarle le coperte del lettino, dandole il bacio della buonanotte e aspettando che si addormenti.

Vorrebbe che i suoi giorni trascorressero nello stesso modo: con lui che nei panni di un papà si prende cura della propria bambina.
Il desiderio di Alberto però suscita ilarità negli altri bambini che lo chiamano “Femminuccia” pensando di fargli un dispetto.

(così facendo denigrano anche le bambine, perché il termine viene usato in senso dispregiativo)

In ogni caso, anche il suo papà – che non è un bambino dispettoso, ma un adulto maturo – pensa che Alberto non debba giocare con le bambole. Allora gli regala una palla da basket, un canestro e un trenino elettrico con i quali Alberto si diverte un sacco.

Nonostante questo, però, il bambino continua a desiderare anche una bambola.

Un giorno, quando sua nonna va a trovarlo e lo porta al parco, Alberto riesce finalmente a parlarle a cuore aperti del suo desiderio di “giocare a fare il papà” e le sue parole verranno finalmente accolte.

E a voi bambini, piacerebbe giocare a fare il papà con una bambola, per imparare a prendersi cura del figlio (o nipote o figlioccio) che un giorno potreste avere?

maestra Silvia dalla biblioteca della scuola Montessori

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