Non insegno mai nulla ai miei allievi.
Cerco solo di metterli in condizioni di poter imparare.
Ognuno è un genio.
Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi
lui passerà la sua vita a credersi stupido.
A. Einstein
Didattica individualizzata o Didattica personalizzata?
Facciamo chiarezza su questi due termini che a una prima lettura possono sembrare simili ma che in realtà racchiudono concetti educativi differenti.
L’individualizzazione didattica è una metodologia volta a garantire a tutti i soggetti il diritto all’apprendimento delle competenze fondamentali del curricolo ovvero a raggiungere traguardi formativi comuni attraverso il diritto alla diversità e ai prerequisiti di ciascuno. Compito del docente è analizzare i bisogni degli alunni, valutare il livello raggiunto, in entrata o in itinere, e strutturare e/o adattare attività che consentano a tutti di raggiungere lo stesso obiettivo.
La personalizzazione didattica è, invece, una strategia volta a valorizzare le capacità dei singoli, persino le eccellenze, senza prevedere obiettivi da raggiungere: ciascuno giunge al proprio obiettivo personale in base alle proprie potenzialità. Compito del docente è comprendere il potenziale di ciascuno, e strutturare attività personalizzate affinché ognuno consegua il massimo obiettivo possibile in base alle proprie caratteristiche.
Entrambe le pratiche, individualizzazione e personalizzazione, non si escludono a vicenda ma possono essere utilizzate in sinergia, predisponendo spazi e materiali adatti al bisogno di personalizzazione o di individualizzazione dell’alunno e mai devono tradursi in isolamento perché l’obiettivo principale dell’azione didattica è sempre l’inclusione.
Alla luce di ciò è doveroso pensare, per i nostri alunni con Bisogni Educativi Speciali (ma non solo) ad un percorso educativo condiviso e collegiale, ad una didattica inclusiva che sia di tutti e di ciascuno, che valorizzi le differenze di tutti, che sia equa ed efficace.
Come creare un progetto educativo individualizzato o personalizzato per una Scuola accogliente e inclusiva?
Ecco quelli che, a mio parere, sono fattori da tenere sempre in considerazione quando si intende progettare un’ esperienza educativa efficace per alunni con BES:
- La valutazione competente, approfondita e realistica delle abilità dell’alunno/a;
- Considerare il potenziale di apprendimento di abilità dell’alunno/a;
- L’ambiente di apprendimento strutturato e organizzato;
- Calma, tempi dilatati e tranquillità;
- La gestione del contingente di rinforzo;
- Il controllo dello stimolo;
- La flessibilità;
- L’organizzazione facilitata dell’attività;
- Delineare gli obiettivi specifici da raggiungere;
- Esame del feedback;
- Intenzionalità educativa.
Progettare con successo significa riflettere sempre su questi fattori ricordando che la vera Scuola inclusiva guarda a tutti gli alunni, con le loro potenzialità e diversità.
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA DI INTERVENTI INDIVIDUALIZZATI E PERSONALIZZATI SU UN ALUNNO CON DISABILITÀ NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA:
Testo scritto da maestra Maria Rocca, docente di sostegno della nostra scuola dell’infanzia.
Dai bambini e dalle bambine della Scuola dell’infanzia di Via Ugo La Malfa e dalle loro maestre per ora è tutto!
Articolo a cura di maestra Alessandra Nieddu
Meraviglioso