Biblioteca in classe: leggere che passione!

Oggi vi raccontiamo una bellissima iniziativa realizzata nelle classi 1a e 2a B della scuola media di Fabrizio de André.

In che modo motivare e incoraggiare i ragazzi a leggere? Come permettergli di farsi trasportare in altri mondi e altri luoghi sulle ali di carta delle pagine di un libro? In un’epoca fatta di tablet, smartphone e social sembra una sfida difficile ma non impossibile per chi crede che la lettura possa realmente offrirci occasioni di crescita e libertà maggiori rispetto a una foto postata su instagram o un like su facebook.

È iniziato tutto a settembre con una donazione spontanea di libri da parte di amici, conoscenti, famiglie e da persone che hanno creduto nella potenzialità di questa iniziativa. “che libro consiglieresti ad un ragazzo di 11 anni per incoraggiarlo a leggere?” oppure “qual è stato il primo libro che hai letto e che ricordi con emozione?

Nasce così il laboratorio Biblioteca in classe. Nelle aule sono stati allestiti gli scaffali con i libri che i ragazzi potevano prendere con assoluta libertà, è la loro speciale e personale libreria. Taccuini, libri, momenti di lettura collettiva in cerchio e individuale, commenti e confronti tra alunni.E poi le loro personali recensioni, un laboratorio di lettura che si apre anche la produzione di scrittura originale e creativa. Nelle attività proposte gli alunni seguono procedure e rispettano scadenze utilizzando gli strumenti proposti dall’insegnante ma scegliendo in autonomia i libri da leggere e gli argomenti da trattare. Un laboratorio che diventa dunque un ambiente di apprendimento inclusivo e motivante in cui ognuno è valorizzato come persona nella sua unicità e il percorso è individualizzato: ogni studente segue i propri ritmi e il proprio peculiare processo. Anche delle statiche e produzione di grafici per monitorare il percorso e il gradimento del laboratorio. 

A fare da cornice a questo laboratorio il metodo “writing and reading workshop”, sviluppato dalla Columbia University fin dagli anni Ottanta e diffuso in Italia da  Jenny Poletti Riz, insegnante di scuola secondaria di primo grado, che non si è arresa all’evidenza e allo sconforto di frasi come “i ragazzi non sanno scrivere, i ragazzi non leggono”. La Poletti ha studiato e sperimentato questo metodo coi suoi ragazzi dando così avvio a un processo di rinnovamento della didattica dell’italiano attraverso i laboratori di scrittura e lettura.

 La nostra scuola ha inoltre proposto con successo un corso di formazione: “Laboratorio di lettura e scrittura in classe” al quale hanno preso parte docenti del nostro I.C. ma anche di altri istituti del territorio.

Una bellissima iniziativa che speriamo continui nel tempo, piccoli lettori che potrebbero diventare grandi scrittori nel futuro, ma anche grandi sognatori, a noi piace immaginarli così.Rita Defalchi

 

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