A spasso nel tempo…

Maestro Giorgio scrive…

Venerdì 24 febbraio 2023 la classe 4° A della scuola primaria del plesso di Bancali ha visitato il museo nazionale archeologico ed etnografico “Giovanni Antonio Sanna” di Sassari.

Per raggiungere il museo, le alunne e gli alunni, accompagnati dal team docente, hanno preso l’autobus di linea. Raggiunta via Tavolara hanno fatto una passeggiata attraverso via Torre Tonda, piazza Castello e via Roma, fino a raggiungere il museo.

Dopo una breve visita all’esterno dell’edificio, nella quale hanno potuto ammirare pezzi di antichità quali vasi, ancore, macine dell’olio e del grano, hanno poi letto la targa presente sulla facciata del museo che raccoglie le parole di memoria di Giovanni Antonio Sanna, il personaggio che ha donato la sua vasta collezione privata di reperti storici al museo che prende il suo nome.

Successivamente le bambine e i bambini sono stati accolti presso la reception e hanno iniziato la loro visita accompagnati da una guida molto preparata e disponibile.

Dopo una interessante descrizione del museo, hanno visitato le varie sale con un interesse sempre crescente.

La prima sala è stata quella etnografica, nella quale sono presenti arazzi, cassapanche e sedie in legno intagliato, fotografie, oggetti e monili appartenuti alla famiglia Sanna.

Successivamente hanno visitato la sala pre-nuragica, piena zeppa di anfore, oggetti realizzati in creta e argilla, steli funerarie, ossi di antichi animali caratteristici della Sardegna, come il prolago sardo e il cervo sardo e… ossa umane!

In seguito la classe ha ammirato le meraviglie della grande sala nuragica. Qui hanno osservato le famose navicelle, lo stampo della pintadera, vari modellini originali di nuraghi, i fantastici bronzetti nuragici, riproduzioni in 3D di pozzi sacri e fonti sacre, nuraghi e tombe dei giganti. L’entusiasmo era tangibile.

Dopo una breve ricreazione sulla gradinata esterna del museo, hanno visitato la sala romana, che raccoglie reperti di varie zone della Sardegna romana ma che, per la maggior parte, sono stati rinvenuti a Porto Torres, l’antica città romana denominata in antichità Turris Libissonis. In questa sala hanno ammirato la celeberrima “Tavola di Esterzili”, antica lastra in bronzo realizzata tramite la tecnica della fusione a “cera persa” e che riporta un’iscrizione latina corrispondente a un decreto del Proconsole della Sardegna Lucio Elvio Agrippa, risalente al 18 marzo del 69 d.C.

L’interesse delle alunne e degli alunni, in seguito, è stato catturato da monili, monete, vasellame, anfore, statue di marmo (raffiguranti Dei, ninfe, imperatori e animali), oggetti di uso quotidiano e sarcofagi realizzati con il marmo e anche con il piombo. Hanno ammirato alcuni esempi originali di sepoltura romana, come la cremazione e la deposizione delle ceneri in piccole urne o, cosa che ha colpito tantissimo l’immaginazione e lo stupore di tutta la classe, la deposizione dei corpi in grandi anfore, senza ricorrere a una sepoltura.

Terminata la visita, le alunne e gli alunni hanno nuovamente raggiunto via Tavolara dove, in attesa dell’autobus, hanno potuto giocare all’aperto deliziandosi con un buonissimo gelato immaginario offerto dal “gelataio matto” dei giardini.

articolo a cura di maestra Manuela

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