Un puzzle che viene da (molto) lontano: lo Stomachion

Il manoscritto di Costantinopoli, un palinsesto contenente le opere di Archimede, ha riportato l’attenzione su un antico gioco greco dal nome curioso: Stomachion.

Il grande scienziato siracusano dedicò alcune pagine alla presentazione del gioco, simile al Tangram .

Lo ‘Stomachion’ è forse il più vecchio puzzle del mondo e risale al terzo secolo A.C.

Non sappiamo se sia stato lo stesso Archimede a inventare questo puzzle oppure se ne abbia soltanto studiato le proprietà geometriche.

Dello Stomachion parlano anche diversi autori latini che lo hanno ribattezzato “Loculus Archimedius”. Ausonio, poeta latino vissuto nel quarto secolo d. C.,  in un suo manoscritto, riporta la figura di un elefante,



http://www.mcs.drexel.edu/~crorres/Archimedes/Stomachion/intro.html

costruito con i 14 pezzi dello Stomachion.

Il Loculus è un quadrato diviso in 14 parti.

Con queste parti, oltre all’elefante di Ausonio, si possono costruire centinaia di oggetti, animali e personaggi, simili a quelli ottenuti con i sette pezzi del  Tangram.

Ma prima di raccontare l’attività che ha coinvolto la classe, vorrei dare qualche notizia sulla vita di Archimede, un grande dell’antichità.

Archimede, matematico e fisico greco, fu uno dei più grandi studiosi di matematica dell’antichità.

 Si interessò di diversi settori della fisica e fu un geniale inventore.

Archimede trascorse la maggior parte della sua vita in Sicilia, a Siracusa e nei dintorni, dedicandosi interamente alla ricerca e agli esperimenti. Durante la seconda guerra punica, partecipò attivamente alla difesa della città dai romani con macchine di sua invenzione: catapulte, specchi ustori (un sistema di specchi usato per concentrare i raggi solari sulle navi degli invasori e incendiarle).

Dopo tre anni di assedio, Siracusa capitolò e Archimede fu ucciso da un soldato romano durante il saccheggio della città, mentre era assorto nei calcoli.

Il colpo di genio gli arrivò un giorno d’estate mentre si trovava immerso nella sua vasca da bagno: è in quell’occasione che (forse… 😉 ) pronunciò la celeberrima esclamazione “Eureka!”. Si accorse del moto dell’acqua verso l’alto su spinta di un altro corpo solido (il suo) e riuscì a teorizzare l’omonimo principio della fisica classica.

E dato che qualche tempo fa, con maestra Tiziana e la storia, abbiamo affrontato lo studio delle unità di misura di tempo, eccovi una linea del tempo dedicata al nostro Archimede:

Osservatela attentamente, mi raccomando

In classe ciascuno/a di voi ha costruito con gli strumenti lo stomachion

e, dopo aver colorato e ritagliato le diverse parti, ha iniziato a giocarci. E’ un puzzle, dopotutto.

Il Loculus è composto da 14 figure che abbiamo classificato:

Ecco un’animazione:

E qualcuno/a gioca a ricostruire il quadrato iniziale. Non è davvero così semplice.

E questa prima parte dell’attività è finita.

Ci aspetta adesso un altro sviluppo che affronteremo la prossima settimana.

dalla quarta

dalle maestre Anna e Maria Giovanna

e

da quel di SD

è tutto.

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