Un dolce arabo

Ciao piccole pesti,

ieri ho scritto solo un articolo per voi perché non volevo farvi venire gli incubi di notte, visto che avete ricevuto anche il mio messaggio vocale via Whatsapp.

Oggi è stata una giornata lunga e stancante (non che le altre siano state brevi e leggere, eh!) anche perché la vostra cara amica Amélie (Eli, Ale, Ari, Ema: aprite le orecchie) ha pensato bene di sentirsi male proprio adesso che non si può mettere il naso fuori di casa per via della quarantena!
Secondo me l’ha fatto a posta dopo aver visto su internet le foto di tutta quella gente strana che va a passeggio con barboncini di peluche… Ma ve li immaginate?! Boh. Almeno avessero una coccoraffa, un porcodrillo, un cangufante! No: hanno un banale cane di pezza!

[vi state allenando a inventare animali strani? Guardate che non abbiamo ancora finito la gara! Al ritorno ci sarà la Finalissima!]

Comunque Amélie era gelosa di queste passeggiate e quindi ha deciso di sentirsi male proprio oggi e di farmi correre a perdifiato al pronto soccorso veterinario.
Allora… secondo me l’ha fatto per diversi motivi:

1) per prendere un po’ d’aria fresca
2) per avere il doppio delle coccole, ma soprattutto delle crocchette
3) per salutare la sua dottoressa preferita
4) per darmi un’idea per scrivere questo articolo
5) perché voleva ridere vedendomi con la mascherina da chirurgo

Eh già, perché ho fatto tutta la strada con la mascherina e l’ho tenuta anche nella clinica veterinaria, sudando perfino dalle orecchie. Infatti mi troverete parecchio dimagrita, al ritorno a scuola. Le orecchie dimagrite, intendo, non tutto il resto.

[non ho trovato la mascherina di Carnevale da pecora, purtroppo: secondo me stasera ci stava benissimo. Probabilmente il veterinario mi avrebbe anche tosato]

Comunque: tutto questo non c’entra assolutamente niente con quello che dovevo scrivere in questo articolo, ma lo sapete che mi piace raccontarvi le cose partendo da Adamo ed Eva, così vi tengo per un po’ incollati qua, come se fossimo più vicini.

[come direbbe Fabrizio: c’è qualcuno che vi sta dicendo che vi vuole bene e le mancate tantissimo, ma non sono io! <3 ]

Ma torniamo a noi: oggi volevo parlarvi di un libro bellissimo che ho letto questo pomeriggio! Si intitola Un libro buono un mondo, con il sottotitolo I bambini a tavola: viaggio tra storie, ricette e curiosità (autore Benedetta Vitali, Giunti).
L’ho comprato l’anno scorso ma non avevo ancora avuto modo di leggerlo e oggi, complice un piccolo raggio di sole che filtrava dalla finestrella del soppalco, mi sono buttata sui cuscini morbidi e ho iniziato a leggere.

[con Amélie sdraiata sulla mia pancia: una comodità che non vi dico!]

Che gran potere ha, la lettura! Ho visitato dei posti fantastici! Egitto, India, Guatemala, Cina e Finlandia! Il tutto dal tappeto di casa che vi assicuro: non è quello di Aladino. Non vola!

[però è un tappeto bellissimo e l’ho comprato in Palestina, a Betlemme. Non ridete anche voi come i miei amici che da anni mi dicono: “Solo tu potevi tornare dalla Palestina con un tappeto nella valigia!”. E cosa vi posso dire? Cercavo qualcosa di più originale di un portachiavi!]

In tutti questi luoghi che ho visitato dal mio tappeto palestinese, ho avuto come guida dei bambini meravigliosi, quasi come voi, che mi hanno accompagnato nelle stradine delle loro città e nei mercati, ma soprattutto all’interno delle loro case per farmi conoscere usi, costumi e… pietanze. Ragazz*, credo di aver preso otto chili leggendo questo libro! (però ho le orecchie magre, ricordatevelo)

Siccome tra voi ci sono bambini che ogni tanto cucinano con i genitori e i nonni, altri che da grandi vogliono diventare chef (Miriaaaam, sei silenziosissima, come mai?!), vi metto una ricetta che non è presente nel libro (o meglio: nel libro c’è ma non mi convinceva, quindi l’ho presa dal sito petitchef.it), ma è abbastanza semplice da fare a casa.
Le altre ricette, come ho promesso a Riccardo, le scriverò in un altro articolo (ma ne siete proprio sicuri sicuri? Io non sono una cuoca eccezionale, però per voi potrei anche diventarlo! O fingere benissimo).

Basbousa (dolce arabo di semolino)

Ingredienti:

500 g di semolino
30 ml di olio di semi
120 g di zucchero semolato
150 ml di latte
50 ml di acqua
2 cucchiaini di lievito per dolci
mandorle, per la decorazione

Per lo sciroppo:

250 g di zucchero semolato
125 ml di acqua
un cucchiaio di succo di limone
un cucchiaino di miele
2 cucchiai di acqua di rose
acqua di fiori d’arancio
poco estratto di vaniglia

Scaldare leggermente il latte con l’acqua e l’olio. Versarvi lo zucchero e girare finché sara’ sciolto.

Girare con un cucchiaio fino ad ottenere un composto ben bagnato. Farlo riposare 10 minuti. Unire al composto il lievito e unire immediatamente al semolino.

Stendere, aiutandosi con le mani, il composto nella teglia coperta con carta forno, in uno spessore di circa un cm.

Dopodiché con un coltello affilato incidere delle righe in diagonale in modo da ottenere una serie di rombi.

Mettere una mandorla al centro di ogni rombo, premendo bene con le dita perche’ vi rimanga “intrappolata”.

Cuocere quindi in forno preriscaldato a 180 gradi per circa mezz’ora, ottenendo una colorazione leggermente dorata.

A circa 10 minuti dalla fine della cottura, preparare lo sciroppo: versare tutti gli ingredienti in un pentolino e portare a bollore.

Abbassare il fuoco e far sobbollire dolcemente per 7-8 minuti.

Appena il dolce è pronto, tirarlo fuori dal forno e versarvi sopra immediatamente lo sciroppo bollente.

Non so se le ricette si possano “dedicare” come le poesie e le canzoni, ma vorrei comunque farlo: questo meraviglioso dolce è dedicato ai piccoli Badr (1A Forlanini), Amina (2A San Donato), Youssuf (3A San Donato), Fatima e Youssouph (4A San Donato): bambini splendidi che chissà quante volte avranno assaporato questa delizia. Spero di non aver dimenticato nessuno… nel caso, fatemelo notare che rimedio subito!

Un dolce abbraccio da maestra Silvia, habibi e habibti!

2 Risposte a “Un dolce arabo”

  1. Cya000000000000000000000000000000000000000!
    a tutty my sembra m0lt0 bu0n0 yl d0lce e l0 pr0ver0!!!
    P.S.
    Ciao!
    P.P.S.
    Non andate sul myo syto e sottolineo
    N-O-N

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