L’inserimento dei bambini e delle bambine di tre anni alla Scuola dell’Infanzia

Eccoci pronti ad iniziare il nostro viaggio. Saliamo insieme sul treno della scuola dell’Infanzia facendo attenzione alla delicatezza e all’importanza di questo primo “momento del passaggio”: dal nido alla scuola dell’infanzia; dalla famiglia alla scuola dell’infanzia; dall’estate alla scuola dell’infanzia, in un periodo di crescita in cui si manifesta nei bambini l’egocentrismo quale “consapevolezza del sé”.

La scuola dell’infanzia: un luogo fatto di persone, spazi, giochi, tempi nuovi, per alcuni sconosciuti.

Gli attori: bambini e bambine, genitori, docenti, ognuno dei quali ha un carico di emozioni, domande, anche paure, che fanno parte di ogni cambiamento della vita.

Bambini e bambine: il terzo anno di vita, l’anno dell’esplosione della consapevolezza”. In questo periodo il livello di autonomia conquistata sul piano emotivo e sociale porta i bambini ad essere “consapevoli di esistere”, avviandoli verso la strada dell’egocentrismo che altro non è che il tentativo di interpretare la complessità delle richieste fatte dagli adulti e dai coetanei, spesso incomprensibili per loro, provando a far valere la propria persona. “Io ci sono e voglio dire la mia” è un momento di crescita molto delicato, e la figura dell’adulto ha un ruolo determinante. Ascoltarli, accogliere anche i comportamenti aggressivi o i capricci, (tentativi di “messa alla prova”), parlargli con attenzione, inviare messaggi chiari sia col “no” che con il “si”, li aiuterà a spiegarsi e a comprendere le “stranezze” del mondo  e ad acquisire strumenti e strategie sempre più adeguati all’età.

I genitori li affidano a noi, carichi di aspettative, di domande. Domande che possono sembrare banali, ma non lo sono mai. Nessuna domanda è banale in questo momento. Genitori sicuri o ansiosi, sereni o preoccupati, alla prima esperienza o già esperti. Tutti sicuramente certi di dover affidare a delle sconosciute il loro bene più prezioso, inestimabile e insostituibile: il proprio figlio o la propria figlia.

E noi docenti iniziamo il percorso prendendoci cura dei genitori, accogliendoli, ascoltandoli, presentandoci, rassicurandoli e programmando con loro il periodo dell’inserimento, organizzandolo nei minimi particolari con studio, impegno e attenzione.

L’inserimento dei bambin* alla Scuola dell’Infanzia rappresenta uno dei momenti più delicati e significativi della loro crescita: per chi non ha frequentato l’Asilo Nido è il primo distacco dalla famiglia per entrare in una comunità con altri coetanei con cui condividere tutto. E’ fondamentale creare sin dal primo giorno di scuola punti di riferimento relazionali e affettivi sicuri. Persone di riferimento da cui ricevere gratificazioni, coccole, gesti e parole che accolgano, rassicurino, includano. Spazi e materiali che stimolino la curiosità e l’esplorazione attraverso il gioco, organizzati per avere valenza sul piano cognitivo.

Allestiamo quindi gli spazi con il criterio della prevedibilità: giorno per giorno, i bambini e le bambine hanno bisogno di immaginare ciò che troveranno per strutturare la conoscenza cognitiva degli ambienti.

Eventuali modifiche saranno apportate via via che loro si ambientano.

Gli angoli o gli spazi dovranno consentire loro  di andare e venire come vogliono

Così come le attività dovranno consentire di rappresentare nell’area simbolica del gioco: l’andare e il venire, il perdere e il ritrovare, l’apparire e lo sparire, il dentro e il fuori Questo movimento di andata e di ritorno ha appunto valenza sul piano cognitivo, perché aiuta a fissare gli schemi Prima –dopo, Presenza –assenza

Ecco Alcuni giochi che si possono proporre a scuola (ma anche a casa)

  • del mettere e togliere ( costruzioni, incastri, perle )
  • giochi dell’andare e venire (macchinette, animaletti )
  • giochi del dividere e riunire ( costruzioni, oggetti vari )
  • giochi del far finta   ( casetta, bambole, animali )
  • libri

Attività che attraverso la ripetizione aiutino a prevedere ciò che accadrà (filastrocche, giochi motori, giochi mimati, gioco del cucù, altro)

I bambini sono tutti diversi, gli inserimenti sono tutti diversi è per ciò che dando a ciascuno il suo “tempo”, possiamo percorrere il primo tratto del nostro viaggio. Quello della conoscenza, della relazione affettiva, della fiducia.

Benvenuti e ben tornati a tutti noi

Alcuni consigli

Il distacco deve essere più deciso possibile.

Tentennamenti da parte del genitore o dell’insegnante al momento del distacco non giovano al bambino/a che percepisce la situazione di insicurezza.

Un saluto deciso e affettuoso con la rassicurazione verbale “vengo a prenderti più tardi” favoriscono il passaggio di un’informazione chiara, univoca, sincera.

Il momento del ricongiungimento deve essere sereno (anche se il bimbo/a piange), può essere accompagnato da un sorriso e  una frase rassicurante“eccomi, sono qua”

Ed ora siamo pronti ad iniziare questo nuovo viaggio

Benvenuti alla Scuola dell’Infanzia!

Maestra Carla Moretti e Maestra Stefania Nigra

Articolo a cura di Stefania Nigra

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