I tesori nascosti di Sassari

l 10 marzo la 4 ^ A di Caniga si è recata all’“Ecomuseo dell’acqua e del mare” di Sassari.

All’arrivo, all’ingresso del museo, ci accoglie il signor Piero, che ci incuriosisce su delle cose particolari che andremo a vedere nella nostra piccola avventura. Una bambina, forse un po’ impaurita dalla struttura dell’edificio e dai sotterranei che si intravedono attraverso un’enorme grata, chiede: – “Ma ci sono i fantasmi?”

La guida dopo averci raccontato brevemente la storia della palazzina liberty, risalente alla fine dell’ottocento, dove ha sede l’Ecomuseo, ci invita ad entrare nella sala biblioteca che attira subito l’attenzione dei bambini oltre che per i numerosi libri anche per i modelli di alcune imbarcazioni esposte.

Ci viene spiegato l’origine dell’acquedotto, il progetto dell’ingegner Ferrero e la realizzazione da parte della ditta Fumagalli, sottolineata l’importanza di un’opera del genere in un epoca in cui gli abitanti di Sassari ancora non avevano l’acqua corrente e descritta la costruzione della galleria che unisce Sassari alla valle dei ciclamini vicino al rio Bunnari che alimentava l’acquedotto.

I bambini ascoltano con attenzione anche la storia dei “carraioli” che in passato distribuivano l’acqua alla città attraverso le botti trasportate dagli asinelli.

Interessantissimo il ciclo dell’acqua e l’excursus geografico con il riferimento ai grandi fiumi europei e africani che riversano le loro acque nel mar Mediterraneo. È stato introdotto anche il grave problema dell’inquinamento marino, ai bambini è stato spiegato il lungo percorso che compiono i rifiuti lungo i fiumi riversandosi spesso nelle coste di stati diversi da quelli in cui gli stessi sono stati prodotti.

Infine, non poteva mancare un riferimento all’associazione della “Vela Latina” che a Stintino organizza regate e manifestazioni per far conoscere le bellezze e le ricchezze del mare.

Ecco arrivato il momento tanto atteso… la visita alle gallerie, i bambini un po’ impauriti affrontano l’ingresso al tunnel con entusiasmo e tanta curiosità, ma prima facciamo una breve sosta per ammirare la collezione di conchiglie e altre meraviglie del mare.

Ora finalmente si entra nel tunnel che affascina i bambini sia per la sua struttura ma anche per l’acqua che scorre limpida nel canale, talmente limpida che si fa fatica a vederla, fresca e con un gorgoglio piacevole per l’udito.  Molto belle anche le spugne e le riproduzioni dei maestri d’ascia di alcuni modelli di imbarcazioni che venivano commissionate dai pescatori. Interessantissimi gli aneddoti sulla vita dei nostri concittadini vissuti in quel periodo storico, gli alunni sono rimasti colpiti dalla storia che per andare a scuola, i bambini che abitavano nelle campagne di Osilo passavano nel tunnel per non attraversare i monti.

Ci si sposta poi nell’area sotterranea dove possiamo osservare alcune grandi cisterne, in un’ala vediamo anche la costruzione di alcune grandi vasche destinate in origine alla creazione di un acquario, nell’altra area nella quale di accede passando per una scalinata possiamo notare ancora le vecchie tubature e sulla sinistra accediamo a una sala dove incontriamo i famosi “fantasmi”.

Al termine di questo bel giro, che ci ha permesso di scoprire cose nuove e interessanti sulla nostra città, veniamo ancora intrattenuti dal Signor Piero che ci racconta la storia del Titanic.

Ecco alcuni lavori sulle nostre prime impressioni:

Qualche giorno dopo la nostra esperienza abbiamo pensato di scrivere una lettera al signor Piero Ajello per ringraziarlo…

Sassari, 15 marzo 2023

Caro Piero,

in questi giorni stiamo parlando molto del “Museo dell’acqua e del mare” perché gli argomenti di cui ci hai parlato erano molto interessanti.

Ciascuno di noi è stato colpito da diverse cose, però facendo un sondaggio abbiamo scoperto che sono  piaciuti  a tutti: il tunnel con il canale dove scorreva l’acqua, la storia del Titanic, il quadro del granchio e le uova di squalo. Vabbe’ ci sono piaciute anche le spugne, la biblioteca e la sala con i  manichini che indossano le antiche divise dei marinai…  “i fantasmi” ah ah ah! Poi ci siamo divertiti tantissimo quando hai spento le luci e siamo rimasti al buio per un minuto, qualcuno diciamoci tutta la verità si è anche spaventato.

Altri hanno pensato a quei bambini che tanti anni fa per poter andare a scuola passavano in quel tunnel per non attraversare i monti.

Sarebbe stato bellissimo proseguire nel tunnel e arrivare sino alla Valle dei Ciclamini.

Nella sala delle cisterne abbiamo visto dei grandi acquari, però erano vuoti e tu ci hai spiegato che erano vuoti perché erano stati costruiti per i pesci di mare, ma portare l’acqua del mare lì non è possibile perché è troppo lontano.

Ci piacerebbe tanto tornare a visitare il museo e ti ringraziamo per averci donato una giornata speciale e soprattutto grazie Piero per averci raccontato tanti aneddoti della storia della nostra città e averci insegnato tante cose sull’acqua e sul mare.

                                                                                        I bambini della 4^ A di Caniga

Articolo scritto dalle maestre Tina, Rossella, Roberta e Sara.

Articolo curato da Maestra Grazia

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