Le sezioni Montessori trovano una nuova casa… al piano di sopra.
A marzo 2020, dopo 2 anni dall’avvio del progetto Montessori, abbiamo lasciato gli spazi che hanno visto nascere la nostra scuola: piccoli ma accoglienti, pieni di luce, di idee e di progetti che per 6 mesi hanno subito il gelo di un tempo che si è fermato all’improvviso.
Ma come l’acqua che, nonostante gli ostacoli, riprende sicura ed energica la sua strada, così il nuovo anno scolastico ha ripreso a scorrere inondando di novità e di nuova vita le nostre sezioni ora comodamente organizzate al secondo piano del plesso “Fabrizio De André” in via artiglieria 19.
I bambini possono adesso godere di ampi spazi sia all’esterno che all’interno delle aule che iniziano a prendere vita sia con i materiali di sviluppo tipici di una scuola montessoriana (angolo del linguaggio, della matematica, dell’educazione cosmica, biblioteca di classe) che con i prodotti, ancora più preziosi, delle loro attività.
E per fare memoria del grande insegnamento che risiede nella ricerca quotidiana della bellezza, i nuovi locali che stanno diventando una seconda casa per tutti, ci regalano ogni giorno paesaggi e panorami meravigliosi: le colline in lontananza che cambiano sfumature di colore ad ogni ora, il golfo dell’Asinara che in particolari giornate risplende e specchia la luce del sole, le cime degli alberi più vicini che ricordano la ciclicità delle stagioni e la vita che attorno ad essi si manifesta, ma ancor di più abbiamo una postazione speciale per l’osservazione di grandi distese di cielo, così mutevole e così comunicativo. E si sa che la bellezza è contagiosa: non manca giorno che i bambini non notino qualche cambiamento nel mondo visto dalle nostre grandi finestre, vi dedichino una riflessione o un “oooh!” e ispirati proseguono le loro attività.
Entusiasti di questo grande cambiamento, vi diamo appuntamento a prossimi aggiornamenti sulla vita e sui progetti che le nostre sezioni (1^, 2^ e 3^) svilupperanno dall’accogliente e dinamico secondo piano del “Fabrizio De André”.
Maestra Luisa