Progetto sul bullismo: diventare grandi

Diventare grandi significa che è arrivato il momento di parlare di argomenti che riguardano la vita e le persone intorno a noi. È il tempo di scegliere i comportamenti da adottare, le compagnie da seguire, le strade da percorrere.

Intorno a questi concetti, semplici ma significativi è stato introdotto e portato avanti un progetto  che tratta il tema del bullismo. Un percorso educativo proposto dall’Associazione Peppino Impastato  di Tempio,  durato due mesi che ha coinvolto le tre classi di Via Satta e la terza B del plesso FDA.

Il lavoro ha preso spunto dalle vicende raccontate nel libro “I dolori del giovane bullo

Nelle immagini potete osservare i ragazzi che seguono la lettura del libro proposta dall’insegnante rapiti e stupiti dalle vicende che riguardano Walter, il giovane bullo protagonista del romanzo. Il bullo ha tenuto in scacco la sua classe per due anni scolastici e sostenuto dagli amici gregari ostenta coraggio e forza…Walter è un ragazzo difficile, con una storia familiare complicata, vittima dell’indifferenza e dell’abbandono. Le sue azioni sono certamente dettate da una sofferenza profonda; prevaricare sugli altri e deridere i compagni sembra essere l’unica possibilità di rivalsa nella sua giovane esistenza.

Il suo delirio di onnipotenza finisce quando si accorge di essere cresciuto solo fisicamente mentre i suoi coetanei sono tutti andati avanti e lui è rimasto solo, fermo nella stessa classe (perché bocciato ripetutamente); nessuno ha più paura di lui, nessuno è più disposto ad acclamare le sue “prodezze”.

Walter è stato il compagno che ognuno dei nostri ragazzi potrebbe incontrare o aver incontrato, un tipo da evitare, a volte da invidiare, temuto e talvolta considerato.

Al termine della lettura i ragazzi comprendono che i sentimenti sono cambiati: Walter non è l’eroe che tutti temono e rispettano anzi, a ben pensarci non lo è mai stato! Lui stesso si rende conto di aver perso anni preziosi della sua vita e tante occasioni di amicizie sincere.

Il progetto si è concluso attraverso l’incontro con l’autore Salvatore Bandinu e i rappresentanti dell’Associazione Peppino Impastato.Questi alcuni commenti dei ragazzi:

Walter, ti voglio aiutare. Non vale la pena fingere di essere un duro

Walter, mi ha fatto venire tanta rabbia però adesso mi fai pena

No, non vale la pena costruirsi un’immagine da bullo: i problemi si risolvono parlando, chiedendo consigli e conforto agli adulti perchè la vita va vissuta con coraggio, quello vero, senza cedimenti e senza maschere.

Ecco l’articolo che la Nuova Sardegna ha dedicato a questa iniziativa

A conclusione dell’incontro l’intervento della referente dell’Associazione Peppino Impastato che spiega il legame tra la loro associazione e le inizative contro il bullismo. Così come il giovane Peppino aveva trovato in sè il coraggio di denunciare l’attività mafiosa, nella quale era implicata anche la sua famiglia, allo stesso modo i ragazzi possono trovare il coraggio e la forza di denunciare azioni di sopruso e prevaricazione.

Non è che la via da seguire sia quella del dialogo schietto e aperto e che dobbiamo imparare ad ascoltarci di più con una buona dose di empatia?

A tutti noi la riflessione.

Dalla scuola Media Rita Solinas e Rita Defalchi

Una risposta a “Progetto sul bullismo: diventare grandi”

  1. Davvero un esperienza emozionante, utile, costruttiva e formativa. Grazie ai docenti che ci hanno creduto e un grazie speciale a tutti gli alunni che hanno impreziosito il progetto con la loro spontaneitá. Alla prossima!

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