Pensieri di PACE!

Anche alla scuola primaria di Bancali si parla della giornata della memoria.

Sono diverse le attività proposte in ogni classe e numerose le riflessioni che emergono … in classe 5^ c’è la lezione di religione, maestra Carmela con grande cura e attenzione racconta delle vittime della Shoah. I bambini si rivelano molto interessati e curiosi di conoscere.

Ripercorrono la storia del popolo ebraico, dalla Terra di Canaan alla schiavitù d’Egitto, dal viaggio di liberazione attraverso il deserto e il Mar Rosso fino alla diaspora e alla deportazione di massa ad opera di Hitler.

In classe c’è grande attenzione… ogni tanto qualcuno interviene, porge qualche domanda o si lascia andare ad un commento personale che rivela tutta l’indignazione e l’incredulità nell’ apprendere fatti tanto gravi.

I bambini si domandano se quello ebreo oggi sia un popolo felice in una terra generosa e pacifica, apprendono che nel 1947, la Palestina è stata divisa in due Stati, uno arabo e uno ebraico e nel 1948 è stato istituito lo stato di Israele, per entrambi la pace è ancora un sogno lontano.

Ma il racconto di maestra Carmela accende una piccola luce di speranza: spiega ai bambini che vicino a Gerusalemme si trova un piccolo paese dove arabi ed ebrei vivono pacificamente. A Nevè Shalom , questo il suo nome, si vive in un’atmosfera di rispetto e accettazione reciproca dell’altro, di apertura verso chi professa un credo religioso differente e dove a scuola i bambini prendono coscienza della propria cultura e delle proprie tradizioni ma al tempo stesso imparano la lingua e la cultura dei loro compagni. È un luogo in cui regna la PACE.

Una piccola parola che risuona forte e che riaccende gli sguardi dei piccoli ascoltatori soprattutto quando apprendono che la guerra giunge al termine, che i cancelli dei campi di concentramento vengono aperti ed è finalmente giunto il tempo della libertà e della pace.

Segue una lunga riflessione, in un cartellone dal titolo “PENSIERI DI PACE” i bambini esprimono parole di pace rivolte non solo al ricordo di questo popolo ma anche al periodo storico che non possiamo dimenticare. Con l’insegnante di italiano conoscono Liliana Segre, ne scoprono alcuni scorci di vita attraverso un’intervista rilasciata ad una trasmissione televisiva, ascoltano la storia di Andria e Tati, le due sorelline deportate e sopravvissute alla shoah, riflettono ed esprimono le proprie considerazioni in fatto di amore verso se stessi e verso gli altri, sul valore della vita e il diritto di essere felici.

Il GIORNO DELLA MEMORIA è per NON DIMENTICARE … perchè tutto questo  non accada più …per capire fortemente che il dono della vita, la libertà, la pace, il rispetto, la felicità, sono diritti inalienabili, ai quali nessuno deve dover  rinunciare perché sono alla base del benessere e della dignità di una persona e di una comunità.

da Bancali maestra Manuela

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