Olive, ortaggi, limoni e zucche

Un’uscita didattica come tante, o forse no?

Già dalla partenza era chiaro che non si sarebbe trattato di un’uscita didattica come tutte le altre. Le classi delle sezioni Montessori di Fabrizio De André lo scorso 16 novembre infatti sono partite in comitiva, con una colonna di pulmini gialli che difficilmente sarebbe potuta passare inosservata, nonostante la pioggia.

Una volta arrivati all’Istituto tecnico agrario il prof. Testoni ha condotto alunni e insegnanti intorno alla grande pianta di ulivo tutti in cerchio: il professore ha mostrato caratteristiche e peculiarità, nominando quelle parti e riprendendo quelle nozioni che la curiosità di tanti aveva già iniziato a scoprire a scuola o in famiglia, durante il raccolto delle olive e la loro trasformazione.

Entrando nella prima serra poi le classi hanno incontrato alcuni alunni dell’istituto che lavoravano per invasare alcune piante, trasportando terriccio e che insieme all’ospite avrebbero poi organizzato l’attività: i vasetti con le essenze odorose e piante ornamentali hanno mantenuto vivo l’interesse sensoriale dei partecipanti di ogni età.

In seguito, con la visita agli orti invernale ed estivo è stato possibile riconoscere alcuni ortaggi e raccogliere melanzane, peperoni, piccoli meloni e piccole angurie, nonostante il terreno umido e l’erba bagnata.

Per tanti poi è stata una sorpresa assistere alla raccolta delle olive con le reti e i pettini ad aria compressa, e subito dopo il laboratorio di produzione del vino con i suoi macchinari per la trasformazione dell’uva in mosto e anche per la cottura per fare la sapa è stato esplorato a piccoli gruppi.

La passeggiata all’agrumeto è stata l’occasione per bambine e bambini di divertirsi a scorrazzare e raccogliere limoni ai piedi degli alberi.

La merenda, anche grazie all’aiuto del clima e dei teli stesi a terra, ha dato a tutti l’opportunità di condividere un momento insieme per mangiare e chiacchierare.

Nell’ultima serra, la più grande, tutti hanno potuto poi vedere zucche, zucchine vuote e indurite che un tempo venivano usate come recipienti da chi lavorava tutto il giorno fuori casa; e la luffa appesa ad essiccare per farne poi spugna vegetale.

In seguito ogni classe è stata invitata a piantare dei semi o dei bulbi in vasetto da portare a casa, mettendo il terriccio, facendo un buco con il dito e inserendo bulbo, piantina con radici o semi, e innaffiando aiutati dagli studenti presenti e poi portato via il nostro vasetto.

Il pranzo all’aperto sotto gli ulivi, e dopo il pasto il gioco libero sono state la conclusione migliore per poter tornare a casa con uno zainetto pieno di un’altra bella esperienza di condivisione per conoscere il mondo.

Testi e foto a cura di maestra Daniela e maestro Aldo.

Pubblicazione a cura di maestro Aldo

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