Non lasciarmi solo… ma solo il calzino?

«Tutti diversi, tutti uguali, tutti importanti». Questo lo slogan della Giornata dei calzini spaiati e ancora «I calzini spaiati sono metafora della diversità», scrivono i promotori.  Un’iniziativa ideata dai bambini della scuola primaria di Terzo di Aquileia,  giunta alla sua ottava edizione travalicando i confini friulani e arrivando a Sassari attraverso la scuola primaria di Via Forlanini che ormai ha coinvolto diverse scuole.

In questa data si invitano tutti: bambini, genitori, insegnanti e tutto il personale scolastico ad indossare calze diverse, ma l’invito è esteso a tutti, proprio tutti! In questa giornata si sensibilizza al tema della diversità e ad  “adottare uno sguardo diverso sulla diversità” (dal manifesto).

Eh no, non potevamo certo rinunciare a questa opportunità per parlare ancora di diversità, uguaglianza e aiuto reciproco perché non è mai abbastanza!

Un tema importante da affrontare con i piccoli della scuola dell’infanzia attraverso immagini semplici, percepibili e concrete vicine alle esperienze di ogni bambino come l’idea di un calzino spaiato che una volta indossato insieme ad un altro diverso, rende consapevoli che ha la stessa funzione ed utilità dell’altro calzino indossato: ” Si mette nel piede prima delle scarpe!” dice una bimba, e poi? “Scalda il piede … anche l’altro calzino fa così!” dice qualcun altro, “Non fa niente se è diverso!” , alla fine.

Si è deciso di raccontare ai bambini una storia.  Nelle sezioni si è operata quindi una scelta tra gli innumerevoli racconti e bellissimi libri presenti in commercio che affrontasse il tema della diversità nel modo più specifico e diretto. Chi ha raccontato  la storia del pesciolino Arcobaleno nella edizione “Arcobaleno, non lasciarmi solo”, chi “I cinque malfatti”, chi ”Sono fatto così”

Questi sono alcuni degli elaborati dei bambini sulle storie ascoltate in ogni sezione e con orgoglio i bambini sfoggiano ed esibiscono le particolari dissomiglianze di ogni calzino indossato.

Non potendo appendere, all’esterno della scuola, calzini portati da casa dai bambini stessi, si è pensato di farli di cartoncino e plastificarli. Ciascuno di loro si è impegnato in scelte personali fra i materiali a disposizione e tecniche acquisite per decorarli a proprio piacimento … chi ha pensato di colorare con i pennarelli e pastelli utilizzando una varietà infinita di colori, chi ha utilizzato stelle filanti per creare le righe, chi ha scelto di incollare i coriandoli per fare i pois, chi ha voluto dipingere, chi usato un po’ e un po’, chi  ha abbozzato alcuni piccoli dettagli. Insomma libero spazio alla fantasia, perché la pluralità di differenze di stili e scelte rende la diversità sinonimo di unicità.

I calzini esposti  all’esterno della nostra scuola hanno mostrato tante differenze  di stili tutti  originali e irripetibili e ogni calzino realizzato sfoggia  la sua particolarità, diversità e unicità rispetto agli altri, così come ogni bambino è unico e irripetibile e ugualmente importante.

E dalle note della famosa canzone  di Vinicio Capossela…

“Il Paradiso dei Calzini”

Dove vanno a finire i calzini
quando perdono i loro vicini
dove vanno a finire beati
quelli soli con quelli spaiati
quelli a righe mischiati con quelli a pois (puà)
dove vanno nessuno lo sa

nel paradiso dei calzini…si ritrovano tutti vicini
nel paradiso dei calzini…

Concludendo: 

Aiutiamo i calzini a trovare un compagno che non sia proprio uguale a lui, ma che lo accompagni nel suo percorso di vita di calzino!

I bambini, le bambine e le maestre della Scuola dell’infanzia di Via Ugo La Malfa vi salutano.

Articolo di maestra Alessandra Nieddu

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.