Nel bosco di San Donato

L’argomento che stiamo affrontando in Scienze è tra i preferiti da piccoli e grandi, compresa la maestra che scrive: la pianta.
Come i miei alunni vi potranno raccontare, io sono una grande amante delle piante. Sono loro che non amano me, infatti dopo qualche giorno di convivenza preferiscono seccarsi.

Quindi cosa c’è di meglio che vivere in mezzo alle piante, vive e vegete poiché curate da altre persone?
Oppure, come abbiamo notato io e le mie piccole giardiniere, la pianta ideale per me è quella posta sulla parete accanto alla scalinata.

Questa in effetti a casa mia vivrebbe a lungo

Nella nostra scuola, soprattutto nei corridoi, ci sono tantissime piante. Attorno all’ufficio della dirigente c’è una piccola boscaglia che ci siamo divertite a esplorare per fare una prima conoscenza. Anche nel cortile all’ingresso ci sono diverse piantine e ci siamo soffermate a guardare le differenze tra queste che sono esposte al sole e alla pioggia e quelle poste all’interno.
Per ogni pianta e piantina abbiamo fatto una breve ma accurata descrizione: le radici, il piccolo tronco, i ramoscelli e le foglie e ognuna di noi ne ha adottato una da andare a controllare di tanto in tanto, per cercare di notare i cambiamenti avvenuti nel corso del tempo.

La piantina adottata da Fam
La piantina adottata da Amina
La piantina adottata da Success
La piantina adottata da Maria


Durante la prossima lezione di Scienze utilizzeremo la tecnologia e scopriremo i nomi esatti di queste piante e le loro caratteristiche grazie a un programma molto utile che si chiama PlantSnap.

Le bambine del piccolo gruppo che hanno lavorato sulle “piante della Dirigente” hanno notato diverse cose che possono sfuggire a un occhio poco attento: la pianta più grande sembra proprio un’ananas, le foglioline di quella piccola sembrano delle piume cicciottelle, i rami di quell’altra sono lisci lisci come quando passi la mano sulla lavagna, quella pianta sopra l’appendiabiti è un po’ triste, ha le foglioline marroni e quindi vuol dire che ha sete o forse si sente sola.

Gli occhi dei bambini sono un microscopio puntato verso l’anima delle cose.

Una volta conosciute le piante della nostra scuola abbiamo iniziato a fare, con l’aiuto dei genitori a casa, una ricerca su quattro piante tipiche dei paesi di provenienza delle alunne e degli alunni della nostra classe: Senegal, Marocco, Romania e Nigeria e in aggiunta, il mirto sardo.

La nostra piccola Amina ha descritto la pianta della menta e ci ha portato la ricetta del buonissimo té alla menta marocchino!

Alla fine del tour abbiamo riflettuto sul fatto che vivere in un ambiente che ospita tante piante fa bene perché queste producono ossigeno, ci insegnano a prenderci cura di qualcosa e allo stesso tempo mettono allegria.

Dal giardino di San Donato, maestra Silvia e le piccole giardiniere

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.