La teoria del “dual coding” sulla memorizzazione delle informazioni, sostiene che le informazioni vengano immagazzinate nel cervello in due forme:
linguistica e non linguistica.
Come l’informazione si presenta? E’ accessibile a tutti? Sappiamo che le mappe concettuali sono un ottimo strumento di studio e di lavoro per i DSA, ma noi siamo convinte che se tutti gli studenti e le studentesse potessero imparare ad utilizzarle, ciascuno potrebbe trarne vantaggio in base al proprio stile di apprendimento.
“Gli organizzatori grafici vanno oltre il concetto di mappa concettuale poiché servono proprio ad organizzare graficamente otto principali processi cognitivi:
definire, descrivere, confrontare, classificare, mettere in sequenza, identificare relazioni tra l’intero e le parti, analizzare causa / effetto, trovare analogie” ( Da: Alcuni esempi di utilizzo degli organizzatori grafici- 2014, Maria Antonietta Meloni)
Alcune di queste operazioni cognitive vengono messe in atto già alla scuola dell’infanzia e gli o.g. adatti possono dimostrarsi utili strumenti consentendo a tutti i bambini e a tutte le bambine di accedere alle informazioni, di metterle in ordine e di elaborarle attraverso il canale visivo quando quello uditivo non sia sufficiente. Utilizzando naturalmente immagini e colori.
In poche parole di ORGANIZZARE IL PROPRIO APPRENDIMENTO
Ci abbiamo provato coi bambini di 4 anni e il risultato è stato eccellente.
Scegliamo l’organizzatore grafico delle cinque dita
Leggiamo le storie “Un sasso nella strada”( un coniglio, un castoro, una rana, uno scoiattolo, un uccellino incontrano un “sasso” nella loro strada…) e “Solo un puntino” ( una ciliegia, un granchietto, una coccinella, un pettirosso, una bambina e un lupo affamato…) in cui i personaggi appaiono in sequenza; ogni sequenza presenta una battuta; ogni sequenza aggiunge un particolare alla precedente.
Durante la lettura la maestra “riempie l’o.g mano a mano che si presentano i personaggi
Si rielabora verbalmente la storia tutti insieme “leggendo” l’o.g.
Ciascuno “legge” individualmente l’o.g. nominando i personaggi che appaiono in sequenza .
UN SASSO NELLA STRADA
Nei giorni successivi alla narrazione presentiamo una serie di personaggi su un foglio e chiediamo a bambini quali di essi facessero parte della storia.
Individuano il coniglio, lo scoiattolo, il castoro (alcuni descrivono le differenze delle codine: una sembra una palla, una sembra una chiocciola, una sembra un biscotto), non trovano né la rana né l’uccellino ( perché effetti non ci sono)
Ritagliano i personaggi e li incollano nell’o.g. elaborato precedentemente, in corrispondenza ai colori, e vengono invitati a trovare una soluzione per gli animali che mancano. Alcuni li disegnano alcuni mettono solo il colore.
SOLO UN PUNTINO
Per la storia “Solo un puntino” disegnano i personaggi e verbalizzano la storia individualmente (avevano fatto l’esperienza con la prima storia)
Libere interpretazioni
In queste attività il processo di costruzione dell’apprendimento è evidente. Grazie allo strumento guida utilizzato si è catturata l’attenzione di tutti e tutti sono stati messi nelle condizioni di costruire un proprio elaborato in completa autonomia, portando a termine il lavoro richiesto e mettendo in atto numerose abilità. La coda a forma di chiocciola o di biscotto “wafer”, rappresentano alcune delle forme base della scrittura; la ricerca degli animali sul foglio ha richiesto capacità di osservazione, capacità di fare una descrizione, capacità di rielaborare verbalmente.
Ciascuno descrive, memorizza, rielabora le informazioni, parla, arricchisce il lessico, si diverte, si sente un po’ maestra/o.., si misura con strumenti nuovi ma familiari (una mano, cinque dita), esprime attraverso la grafica la propria rappresentazione mentale lasciando traccia di sé.
Esperienza e testo di Carla Moretti
Da quel di Caniga Infanzia
Articolo a cura di Stefania Nigra