Mani in p…olenta!

Oggi vi vorrei parlare di alcune delle attività che io, la mia collega e l’indispensabile assistente educativa svolgiamo in classe o nell’auletta con il nostro Ometto (che ha un doppio significato, visto che non farò il suo nome!).

Tra le varie attività a lui più gradite c’è quella dell’abbinamento (in gergo “matching”) di oggetti o immagini uguali tra loro per forma e/o colore, utile e sviluppare le abilità visuo-percettive che gli serviranno per interagire con la realtà che lo circonda.

Una caratteristica fondamentale richiesta dalle attività di questo tipo, è la strutturazione dell’attività stessa: quindi non c’è molto spazio per l’improvvisazione, perché i bambini devono capire da subito – e con chiarezza – cosa andranno a fare e quando l’attività potrà ritenersi conclusa. Ma soprattutto… devono sapere che alla fine dell’attività (che può essere rilassante per noi, ma pur sempre un “compito” per loro) ci sarà un premio (o “rinforzo”) che il bambino gradisce, in modo tale che il suo impegno sia ulteriormente stimolato da questa gratificazione, oltre che dal nostro incoraggiamento che non deve mai mancare!

Ho conosciuto bambini che come premio sceglievano il cibo – che è un rinforzo che non amo particolarmente – ma per fortuna si trattava di carote, finocchi e verdure varie ed era una gioia passare dal fruttivendolo, la mattina prima di andare a scuola e poi vederli mangiare cibo sano.

Nel caso dell’Ometto i “premi” che richiede più spesso (tramite il suo quaderno della comunicazione) sono “stare in piedi”, “passeggiare nel corridoio” e “giocare con il riso soffiato” a fare i travasi da bicchiere a bicchiere e dal bicchiere alla scatola. E ogni tanto, oplà, dal bicchiere al… pavimento!
Grazie alle intuizioni della mia collega, l’armadio dell’auletta di sostegno è diventato la succursale di una drogheria e non mancano mai riso soffiato, fagioli, lenticchie, polenta, frutta secca. La polenta è al secondo posto della classifica di gradimento di Ometto, un po’ meno per noi e per la collaboratrice che però è tanto disponibile e anche lei adora Ometto e le sue monellerie.
Lunedì per portare un po’ di novità e nuovi colori, apriremo il sacchetto del mix di legumi e cereali.

Chiaramente i rinforzi non devono essere sempre e solo “materiali” ma anche sociali e spesso un “Bravissimo!”, “Molto bene!” o “Batti cinque!” disegnano un bel sorriso sul volto del bambino che sa di aver portato a termine con successo l’attività proposta.

Una delle attività che Ometto svolge con più piacere, anche perché può manipolare i materiali in diversi modi, è quella dell’inserimento degli elastici negli “spiedini” in base al colore.

L’altra attività a lui gradita è quella dell’inserimento delle palline negli spiedini, sempre in base al colore.

Queste attività, chiaramente servono anche a sviluppare la motricità fine e lo stato “grezzo” dei materiali utilizzati (li abbiamo fatti noi con materiale di recupero) talvolta rende un pochino più difficoltose le operazioni: ma questo non è affatto un ostacolo per Ometto che anzi, quando i piccoli elastici restano impigliati negli spiedini, li allarga con entrambe le mani per poterli inserire meglio. Quando questo accade siamo ancora più orgogliose perché significa che Ometto, davanti a un ostacolo, ha trovato in autonomia la strategia per superarlo!

Dalla 3B Montessori, maestra Silvia vi saluta!

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