“Il verbo Leggere non sopporta l’imperativo”
Gianni Rodari
Anche quest’anno alla scuola Primaria di BANCALI continua il progetto LETTURA che ha preso avvio lo scorso anno scolastico e che è stato portato avanti fino ad oggi attraverso iniziative didattiche e formative. Questo progetto nasce con lo scopo di promuovere l’amore e il piacere per la lettura nei bambini della nostra scuola e tracciare un percorso che li guidi a considerare il libro e la lettura un bene e una ricchezza personale.
I nostri alunni sono stati completamente assorbiti dall’ascolto di storie, raccontate anche da coloro che rappresentano un punto di riferimento importante nella loro vita, che li aiutano a crescere, che si prendono cura di loro e che noi non possiamo fare a meno di amare: i NONNI.
Con grande e sincera disponibilità hanno accolto senza esitazione e con entusiasmo l’invito degli insegnanti a recarsi presso la nostra scuola per raccontare o leggere storie di quando erano piccoli o episodi della loro vita passata…. hanno raccontato in lingua sarda, in sassarese, in italiano… è stata un’esperienza unica per tutti, non soltanto per i nostri futuri GRANDI LETTORI.
Nonna Maria ha raccontato in lingua sarda, ha condiviso con noi il ricordo del suo lavoro di insegnante al quale si dedicava con grande passione e dedizione…
Nonno Giuseppe ci ha raccontato di come era la vita di una volta… dei tempi della scuola… di quando indossava I calzoni corti anche d’inverno e accompagnava la mamma alla fontana di Rosello per lavare i panni…
Anche i nonni del nostro compagno Daniel ci hanno regalato momenti davvero intensi nel raccontare di quando giocavano a bacchetta mamma o a cimasella…. delle partite a calcio con una palla di carta riciclata e delle gare dei tappi di bottiglia da far rotolare in un percorso definito con un pezzo di carbone.
Hanno accolto il nostro invito ben dodici nonni che ci hanno tenuto compagnia per tutta la mattinata.
Oggi per noi tutti è stato davvero un momento di crescita personale e di condivisione… per qualcuno è stato motivo di orgoglio avere i propri nonni a scuola e per altri invece un ritornare bambini… sopratutto per chi, come me, ormai i nonni non li ha più.
È stato un tuffo nei mei ricordi di bambina… di quando la mia indimenticabile nonna…. la nonna dei sapori e dei profumi di casa, mi insegnava le preghiere in sardo e mi raccontava tutto della sua infanzia… di quando mi consolava di nascosto se finivo in punizione per qualche monelleria che avevo combinato e mi raccontava, forse per la centesima volta, la storia dei nostri antenati e tutti i gradi di parentela che li legava alla nostra famiglia… e io, per non farla rimanere male e per il piacere di ascoltarla, ogni volta risentito quelle storie che sapevo benissimo a memoria.
Grazie di cuore ai nonni che sono intervenuti e anche a coloro che non hanno potuto esserci, perché rappresentano un patrimonio inesauribile di comprensione e di amore.
Da Bancali…. maestra Manuela
Grazie maestra Manuela
Bellissima iniziativa da ripetere. Magari li coinvolgiamo anche nella bancarella di Natale! 😉