“Ho perso le parole…” diceva una canzone di qualche anno fa.
Beh, noi invece le abbiamo trovate.
Per arricchire il lessico, mettere in moto fantasia e concentrazione e non da meno, svolgere un’attività di collaborazione tra i bambini, qualche giorno fa si è tenuta una divertentissima (e rumorosa…. infatti salutiamo con affetto la segreteria del piano di giù che non ci ha mandato la protezione civile) sfida di classe in cui tutti, alla fine, sono risultati vincitori: il maxi cruciverbone!
Dopo aver pazientemente (non è vero) incollato gli adesivi sulle ‘pedine’ si è proceduto a suddividere la classe in cinque squadre e all’autoproclamazione dei due temibili arbitri (che poi sono risultati facilmente corruttibili, ma questo discorso lo affronteremo in una sessione apposita di educazione civica 😂).
Ogni squadra aveva a disposizione dieci lettere con le quali doveva costruire parole di senso compiuto in lingua italiana. Ogni tanto, a seconda dell’umore della maestra e degli arbitri (ancora prima di essere corrotti!) le squadre ottenevano delle lettere aggiuntive.
La sfida era davvero sentita e l’attesa nella speranza della consegna delle lettere mancanti, era trepidante. Ogni tanto un gruppo esultava saltando con le braccia alzate per aver ottenuto casualmente la letterina giusta (tranne in un caso di palese broglio poi “punito” con la restituzione della letterina incriminata).
Alla fine della sfida le squadre hanno consegnato agli arbitri la lista delle parole ottenute con le lettere a disposizione e al momento della conta e successiva proclamazione della squadra vincitrice… è suonata la campana, perciò tutte le squadre hanno vinto a tavolino!
Dalla postazione di controllo della 3A di San Donato, maestra Silvia e i suoi due arbitri (in)fedeli.