Giugno ’22 “Pulizie di fine anno!”

Dalla secondaria di primo grado di via Satta, la Prof Puggioni scrive:

Si è concluso un altro anno scolastico… è tempo di mettere mano a quei mucchi di materiali dispersi nei vari angoli della casa. Riordinare, smistare…

Cestino: strumento atteso e temuto: butto? Siii, …. Nooo! mi può sempre servire… oppure, è un ricordo, frutto di lungo lavoro, mio e dei ragazzi. Ok lo tengo… e dove lo infilo? No, vabbè chiudo gli occhi e butto…

… poi ti capita tra le mani qualcosa… affiorano nella mente i momenti, l’aula, le loro voci, atteggiamenti, i loro visi, in parte archiviati, mai del tutto. Oddio quanta fatica quei tre anni!

Impronta indelebile, sconforto-paura. Si è appena concluso un faticoso anno scolastico; luglio 2018 e l’elenco-classi è già pronto per il prossimo.

1B tutti stranieri, tranne un alunno ripetente e un piccolo piccolo ragazzo con una grave disabilità. La mia “piccola ONU” (rubo l’espressione a una cara collega d’oltremare): Cina, Marocco, Romania, Serbia, Bosnia, Senegal, Nigeria e Italia.

Settembre, si parte! percorso a ostacoli… le difficoltà emergono subito, ma non sono sola, cari colleghi mi affiancano e sostengono, i loro sguardi incoraggianti e il loro aiuto concreto sarà vitale per me e per i ragazzi fino agli ultimi giorni della terza. Con il tempo capisco che bisogna inventarsi giorno per giorno… solo così potremo crescere, cercando continuamente un senso; c’è sempre un piano A, un piano B e a volte semplicemente l’intuito che ci guida.

Foto sparse nella mente… P. spesso imbronciata, poco disponibile, ogni tanto un largo e luminoso sorriso intelligente mi incoraggia; F. tanto bambina, pigra e insieme curiosa e sicura di sé, sguardo in cerca di coccole e caramelle (sempre a disposizione in quell’armadio); R. due grandi occhi di dolcezza e volenterosa curiosità; S. piccolo, sperduto e sicuro insieme, occhi sempre aperti in cerca di significati nello sforzo di stare “dentro” e quasi sempre c’è. M. non lo vediamo mai più di due giorni di seguito, timidamente attento, intuitivo e grato, curioso e “buon scolaro” … L. piccola donnina, nostalgica e a volte estranea, persa in pensieri lontani e intanto disegna, ricopia animali e personaggi, con cura colora e si sente brava; D. dolcissimo curioso, quante domande e risposte che arrivano dritte, chiare a volte inattese e per questo appaganti; …

Emozioni? Montagne russe…
Quanta strada, fantasia, studio, “sperimentazione”…

Armi vincenti: a grande richiesta, tutti i giorni, lettura in cerchio seduti su morbidi cuscini! Tanti agganci alla nostra vita, sorrisi e risate ma anche qualche triste o malinconica connessione, tanto intuito, sensibilità, gusto per l’ascolto e desiderio di raccontarsi (mani sempre sollevate!).
Abbiamo letto romanzi, albi illustrati, poesie che poi hanno imparato a memoria (Si! A memoria e facevano a gara per recitarle, ma quanta fatica per decidere di impararle!). Abbiamo anche scritto, testi e poesie, facendo germogliare ricordi (“santi colleghi”!); poi la condivisione, che momento di orgoglio sulla nostra “sedia dello scrittore”!

Intanto i ragazzi crescono, cambiano, alcuni vanno via, ripartono, altri arrivano e si inseriscono, … i tanti libri letti e i racconti personali di ciascuno di loro allargano ogni giorno i confini di quella piccola aula. TERZA=ESAME … come si fa? Li prendiamo per mano e insieme a loro costruiamo per mesi percorsi per conoscere e riflettere sul loro mondo interiore e quello che li circonda.

È così che il 12 maggio 2021 ci fanno visita degli ospiti speciali: Speranza Canu presidente della Caritas di Sassari, Giorgio studente profugo angolese e Moustafà profugo siriano.
Che mattinata! Speranza, che da anni opera nella Caritas dando un futuro a tanti profughi, ci sorprende, conosce quasi tutti i nostri ragazzi, le loro storie e le loro famiglie; ci conduce poi sottovoce nel mondo della solidarietà e del diritto all’accoglienza e all’integrazione, quelle VERE!

L’aula è contenuta e stiamo un po’ stretti…, ma per qualche ora ci dimentichiamo di quelle pareti e viaggiamo in Siria e in Africa, nelle storie drammatiche di Altri che ci sembrano sempre così lontane…

Attraverso i racconti di Moustafà e Giorgio conosciamo le loro famiglie, i loro amici, ci sembra di essere vicini a loro mentre crescono e progettano il loro futuro. Ma poi, per ciascuno di loro arriva il momento di lasciare tutto e trovare nuove radici; la guerra per Moustafà, l’assenza di prospettive future per Giorgio. Loro, come tanti nostri alunni, provengono da paesi dove non c’è niente di scontato, dove è difficile vivere e realizzare i propri sogni. I loro racconti fatti di momenti duri, di rinunce, dolore e tanta tanta nostalgia, conquistano totalmente i ragazzi.

L’incontro finisce con Giorgio e Mustafà letteralmente circondati dalla classe, un chiacchiericcio chiassoso li accompagna come in un incontro tra amici.
Simpatia, disponibilità, sogni, determinazione e consapevolezza sono i doni che i nostri ospiti regalano ai ragazzi e a noi (letteralmente incantati). Abbiamo fatto Storia, Geografia, Educazione civica e tanto altro, in modo “fluido” e piacevole… vi assicuro che tutti abbiamo imparato tanto.

Abbiamo anche portato a termine il nostro percorso di orientamento iniziato a settembre in compagnia di un albo illustrato “Un nuovo orizzonte”, meravigliosa metafora del viaggio di crescita che anche i nostri ragazzi dovranno proseguire fuori dalle nostre aule…

Copertina albo illustrato

Moustafà e Giorgio sono invece la concretezza tangibile che il futuro è lì che li aspetta, basta saper cogliere le opportunità, ripagandole con tanto impegno e tanta determinazione. Speranza e la Caritas sono stati per loro quell’opportunità che ringraziano ogni giorno di aver avuto.
I ragazzi hanno raccolto un distillato delle loro storie negli organizzatori grafici che inserisco qua di seguito.

Ricordate? “… poi ti capita qualcosa tra le mani che sfugge al cestino: sono due cartelloni arrotolati in un angolo della libreria, i ricordi* di un percorso intenso e di senso che non vuoi dimenticare.

(*Ricordare: re- indietro e cor cuore, ripassare dal cuore)

**“Anatomia del personaggio” è un organizzatore grafico utile nella comprensione delle caratteristiche dei personaggi incontrati durante le letture. (da “Leggere, comprendere, condividere” di L. De Martini, L. Cavadini, A. Pianigiani);

Un ringraziamento sincero va a Speranza Canu che ha dato anche a noi questa opportunità. Seppur con un anno di ritardo, condivido in breve l’esperienza.

Dalla secondaria di primo grado è tutto,

Prof. Puggioni

articolo a cura di Adriana Mossa

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