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Dalle difficoltà spesso possono nascere grandi idee.

Secondo questo principio, quindi, (talvolta) anche il caos è utile: è indice di creatività. Usavo spesso questa scusa quando vivevo con i miei genitori e mia madre mi chiedeva se fosse scoppiata una bomba nella mia stanza o se avessi convinto la sedia della mia scrivania di essere un armadio quattro stagioni. “Il caos è creatività”, le rispondevo con tono filosofico. E lei da brava mamma (alzi la mano chi non ha avuto una mamma così o chi non lo è diventata) ribatteva: “Conto fino a tre e poi butto tutto giù dalla finestra”. Ecco, insomma: continuo a rivendicarlo tuttora: ero una giovane caotica e creativa, ma incompresa.

Oggi vi voglio parlare del mio piccolo Re del Caos (le mele non cadono mai lontano dall’albero maestro), che inizia un lavoro e dopo nemmeno dieci secondi chiude tutto e ne inizia un altro, poi un altro ancora, poi un altro e infine, sorpreso, chiede: “Da dove sono partito?”. Qualche giorno fa un suo compagno gli ha fatto notare che lascia tutte le cose a metà e che così facendo, rimarrà sempre indietro e anche indietro per sempre!
Ho approfittato di questa piccola disputa tra il Re del Caos e il Principe dell’Ordine per introdurre un personaggio che amo molto: Antoni Gaudì. Cosa c’entra? diranno subito i miei piccoli lettori.

[Ah no, quella è un’altra storia…]

Pinocchio

Antoni Gaudì, molti di voi lo conosceranno e qualcuno no (andatevelo subito a cercare!) è stato il Re del non-finito, se proprio vogliamo continuare a parlare a fior di metafora.

Una delle sue opere più maestose, la Sagrada Familia, è un cantiere ininterrotto dal 1882.
Lo stesso Gaudì affermò “Io morirò e non sarà ancora finita, ci saranno altri che la costruiranno dopo di me”. E aveva ragione: neanche per un attimo i lavori di costruzione del monumento simbolo di Barcellona, hanno avuto sosta.
Solo la realizzazione della strada Sassari-Olbia riuscirà probabilmente a battere il record dell’architetto catalano!

Per parlare di Antoni Gaudì e della sua genialità, ho portato un libro illustrato che amo molto: “Una passeggiata con il signor Gaudì”.

Una passeggiata con il signor Gaudì
Pau Estrada,
Editorial Juventud

Tra le pagine del volume, l’architetto spagnolo ci accompagna nelle vie di Barcellona, alla scoperta dei monumenti più famosi da lui ideati. Casa Milà, la Sagrada Familia, Casa Battlò, Parc Guell.

I bambini, si sa, sono curiosi, quindi abbiamo passato almeno cinque minuti a discutere animatamente per decidere se sulle scalinate del Parc Guell fosse rappresentato un geco, un drago o una salamandra. Ha vinto la salamandra e come potrete vedere qua sotto, abbiamo deciso di lavorare su quella.

Particolare della vetrata della 5A

Anche i parallelismi con gli altri monumenti, hanno impegnato un po’ del nostro tempo: la Sagrada Familia ai bambini sembra la Mole Antonelliana di Torino e anche il Castello di Harry Potter. Ma l’imbattibile ironia di Mario ha vinto su tutti: “Maè, è un non finito come il negozio di Ombra a Predda Niedda!”

Ancora, i bambini si sono chiesti: “Il signor Gaudì davvero aveva sempre la testa tra le nuvole e attraversava la strada senza guardare, con il rischio di essere investito dalle carrozze? Ma davvero c’è voluto tanto tempo per fare il mosaico della panchina del Parc Guell, quando io all’infanzia ho creato un mosaico in cinque minuti? “
Insomma: Antoni Gaudì ha scatenato la curiosità dei bambini. E la loro pura genialità.

Alla fine della lezione mi hanno chiesto, candidamente, se la gita di fine anno prevista a Tuili si può sostituire con un viaggio a Barcellona. Beh, direi che se lo Scuolabus ci porta, possiamo farci un pensierino!

Dalla 5A di via Forlanini è tutto, maestra Silvia

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