Bianchino e la sua lana.

Nel mese di maggio Maestra Sandra ha presentato la conclusione del progetto “Dalla Pecora alla Lana”, progetto che ci ha accompagnato durante tutto l’anno scolastico e che ha visto protagonista, oltre a tutti gli alunni della nostra Scuola dell’Infanzia e Primaria anche l’agnellino Bianchino.

Rivediamo le tappe di questo percorso: Inizialmente, nel mese di ottobre, Maestra Sandra ha portato a scuola un’agnellino appena nato per mostrare ai bambini come si presenta una pecora, prima di diventare adulta. Tutti i bambini della scuola si sono avvicinati all’agnellino ed è stata tenuta una votazione per deciderne il nome. I bambini della scuola hanno deciso all’unanimità di dargli il nome di Bianchino.

Nel mese di marzo l’agnello è tornato a sorpresa a scuola e i bambini lo hanno riconosciuto dopo lo svezzamento, osservandone la crescita e notando anche lo sviluppo del manto.

A maggio finalmente Bianchino, divenuto ormai una pecora, è stato riportato nuovamente a scuola ed è arrivato il momento di eseguire la tosatura. Maestra Sandra ha proposto l’attività in modo che i bambini paragonassero la tosatura della pecora al modo in cui loro stessi cambiano il loro abbigliamento a seconda della stagione. Come se Bianchino si togliesse di dosso un cappotto pesante non più adatto alla primavera e all’estate ormai alle porte.

La tosatura è stata effettuata dal nostro preziosissimo collaboratore scolastico Signor Andrea Fais, che per anni ha svolto la professione di pastore e cortesemente si è offerto di mettere la sua conoscenza pratica a disposizione dell’educazione dei bambini. L’operazione di tosatura è stata effettuata attraverso metodi moderni, con una macchina elettrica. Tuttavia ai bambini sono stati mostrati anche gli strumenti e i metodi più tradizionali: la tosatura manuale con cesoie.

Nei giorni successivi a questo incontro è stato mostrato il lavaggio della lana proveniente dalla tosatura di Bianchino. Questa fase della lavorazione è stata effettuata con metodo tradizionale (più facilmente replicabile in ambiente scolastico). Nel giardino è stato predisposto un contenitore dove la lana è stata messa in ammollo in acqua con detergente naturale. Successivamente è stata lavata manualmente con l’utilizzo di un asse lava panni in legno e dopo averla sciacquata varie volte è stata stesa su un lenzuolo bianco sotto il sole, nel giardino della scuola.

Una volta che la lana si è asciugata è iniziato il procedimento della cardatura.

La lana è stata pettinata e pulita da tutte le impurità che talvolta vi rimangono incluse.

Ai bambini sono stati mostrati sia i metodi ancestrali che una moderna macchina a rullo che pettina la lana in maniera quasi automatica.

A scuola, maestra Sandra ha portato anche un vecchio fuso dell’inizio del Novecento per mostrare la fase della filatura con metodo tradizionale, e la successiva disposizione del filato sull’aspo e in seguito sull’arcolaio, anch’essi d’epoca.

Una volta filata la lana si sono realizzati dei gomitoli e ogni classe riceverà il suo gomitolo di lana grezza come ricordo dell’esperienza educativa vissuta. I gomitoli potranno essere conservati anche in previsione di eventuali future attività di laboratorio su tintura e tessitura.

Lo scopo del progetto così ideato è quello tipico Montessoriano dell’apprendimento attraverso il vissuto e l’esperienza con la realtà concreta. L’obiettivo è quello di immergere i bambini nel vivo di un processo produttivo, fin dalla conoscenza della fonte animale da cui è estratta la lana. L’idea di far percorrere ai bambini l’intero processo fino al prodotto semilavorato (come è il gomitolo di lana grezza) ha la funzione di fargli percepire in maniera intuitiva e personale il concetto di catena produttiva in modo che possano sviluppare una dimestichezza mentale tale da applicarlo autonomamente a qualsiasi settore produttivo.

Dalle insegnanti, i bambini e le bambine della Scuola dell’Infanzia e primaria FDA è tutto!

Articolo di Maestra Maria e Maestra Sandra

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